[highlight]L’iniziativa porterà negli istituti dell’agro-nolano numerosi esperti con l’obiettivo di istruire su un tema molto serio ma poco discusso tra i più giovani[/highlight]
Cosa si può fare per prevenire il tumore? Quale approccio è più corretto? Queste le domande a cui il Progetto Martina prova a dare una risposta.
Attraverso delle lezioni che si tengono nella maggior parte degli istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado dell’Agro-nolano, l’obiettivo è quello di informare più persone possibili, soprattutto i giovani, troppo poco consci della gravità di questa terribile malattia.
Il Progetto Martina prende il nome di una ragazza giovane, purtroppo venuta a mancare troppo presto a causa di un cancro alla mammella. Il suo desiderio era quello di rendere partecipi i suoi coetanei della sua storia, un po’ triste, certo, ma che sicuramente farà riflettere. Il tumore è un cosa seria, colpisce persone più avanti negli anni e più giovani, ma se i primi sono più abituati a sottoporsi a continui controlli, magari dettati da altre patologie, i più giovani, forti e invincibili, tendono a sottovalutare l’importanza della prevenzione, e questo non va bene.
Ecco cosa ha spinto il responsabile di circoscrizione del Progetto Martina, il dottore Agostino Santaniello, a portare la sua esperienza nelle scuole, in modo da istruire adeguatamente i giovani su un argomento tanto duro.
Santaniello curerà ben cinque lezioni dettagliate, che si terranno in giorni diversi, riguardo le aree in cui è più rischiosa l’insorgenza di tumore nei giovani.
Si parlerà dunque del melanoma, del tumore al testicolo, dei tumori della mammella, del tumore della Portio, dando ampio spazio alla prevenzione, concetto cardine dell’intero progetto.
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Che cos’è il melanoma?
Meno comune di ogni altro tumore della pelle, solo nel 2012 ha causato il 75% dei decessi legati a questa tipologia di malattia. Ha una maggiore incidenza negli uomini che nelle donne e in chi possiede la pelle chiara. Il melanoma è originato dal melanocita, cellula della cute preposta alla sintesi della melanina.
Come si può ben sospettare, come cause di questo tumore maligno sono da considerare l’eccessiva esposizione al sole, l’immunosoppressione, l’uso di lampade ad Uv e la presenza di molteplici precedenti lesioni cutanee.
Tumore al testicolo
Ha poca percentuale di incidenza e più probabilità di essere curato con chemioterapia e radioterapia, ma non per questo assume minore importanza. Colpisce uomini dai 15 ai 40 anni, e in casi più rari (5%) possono insorgere fuori dalle gonadi (spesso nel retroperitoneo).
Nel 40% si rilevano puri e nel 60% misti. I fattori di rischio possono essere l’esposizione ad elevate dosi di estrogeni durante la vita fetale, predisposizione familiare, fumo e pesticidi.
Tumore della mammella
Forse il più famoso e quello con maggiore incidenza soprattutto negli ultimi anni, il tumore della mammella se preso in tempo non dovrebbe costituire un grave danno, ed è trattabile sia con chemioterapia che con radioterapia.
I principali fattori di rischio sono imputabili all’obesità, alla vita sedentaria, all’assunzione eccessiva di bevande alcoliche, ad alcuni tipi di terapia ormonale sostitutiva per la menopausa (e comunque se protratti per oltre 10 anni), all’esposizione alle radiazioni ionizzanti, all’età precoce della prima mestruazione e all’avere figli in età avanzata, o non averne affatto.
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Tumore della Portio
Meglio conosciuto come tumore del collo dell’utero, si può presentare a qualsiasi età. I fattori di rischio sono molteplici, ma il più determinante è il Papilloma Virus umano.
Solitamente l’infezione provocata da questo virus non causa nessuna alterazione e si risolve da sola. In una minoranza di casi invece provoca delle lesioni a livello del collo dell’utero.
La maggior parte di esse guarisce spontaneamente ma alcune, se non curate, progrediscono lentamente verso forme tumorali. Altre cause possono essere la presenza di molti partner sessuali e un numero elevato di gravidanze portate a termine