[highlight]Recenti rigorosissimi studi statistici sui comportamenti sessuali degli italiani e relativa soddisfazione derivante dagli stessi finiscono con il rivelare che gli intervistati mentono.[/highlight]
Su un campione di 1500 persone ben l’83% avrebbe dichiarato che il sesso ha un peso preponderante nella propria vita; ben il 70% avrebbe giurato e spergiurato di avere da 1 a 6 rapporti sessuali alla settimana (ovviamente più gli uomini che le donne), ma rullo di tamburi solo il 44% degli uomini e il 32% delle donne se ne dichiarano soddisfatti.
Più volte ho manifestato simpatia per la Statistica che considero la cugina meno rigorosa della matematica ma, senza voler sminuire il lavoro degli amati scienziati, occorre riconoscere che è una scienza fallace perché si appella alla sincerità degli intervistati.
Ed è inconfutabile che è più istintivo mentire davanti ad un questionario che di fronte ad un Cosmopolitan, un Martini, un prosecco, ma anche davanti ad un caffè o ad una camomilla sorseggiata tra amiche o colleghe.
Questo non perché gli uomini non siano capaci di esser sinceri, almeno un po’, ma perché loro tra amici praticano indefessamente con risultati da record olimpionici lo sport di chi la spara più grossa.
Alzi la mano chi ha sentito un uomo ammettere di essere incapace e/o insoddisfacente sotto l’aspetto sessuale. Qualcuno proprio costretto dall’evidenza dei fatti, dalla verità inconfutabile e palese ammette, comunque a malincuore, e ricorrendo ad un eufemismo di non essere proprio super dotato.
Ascoltate i discorsi tra uomini o anche in presenza di donne, preferibilmente le colleghe, quando parlano delle loro performance. Ebbene, sono tutti stalloni, infaticabili amanti, generosi erogatori di piacere e di orgasmi multipli.
Peccato che sia difficile reperire chi possa testimoniare di aver beneficiato di cotanta fortuna.
Cari maschietti, ci dispiace dirlo, ma in pochi avete ricevuto il dono di…come dire…toccare i tasti giusti e far esaltare i sensi di noi femminucce che, a dire il vero, un po’ complicate lo siamo.
A volte, sebbene siano scattate magiche alchimie, al dunque vi rivelate, troppo spesso, davvero deludenti. E, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo, vi rivelo che altrettanto spesso noi ne ridiamo. Si! Vi sbeffeggiamo cercando di esorcizzare l’amara e cocente delusione.
Ah, se gli spogliatoi delle palestre, dei campi di calcetto o di tennis potessero parlare! Racconterebbero di fantasmagoriche prestazioni con fanciulle oltremodo disinibite, insospettabili mantidi ed assatanate amazzoni.
Peccato che il 31,9% delle single e il 47,7% delle separate/divorziate dichiari di non avere attualmente una vita sessuale e il 30,4% la giudichi insoddisfacente o pessima e, come sopra, i dati sottostimano…fate vobis.
L’amara verità è che in molti casi, salvo quelli irrecuperabili, lo scoglio sta nella difficoltà di comunicare anche attraverso il linguaggio del corpo.
Si noti bene che stiamo parlando di sesso, non di quell’ingannevole sentimento chiamato amore, capace di far ingoiare anche più rospi di quanti se ne siano baciati alla ricerca del principe azzurro (personaggio di cui in altra sede tratteremo); ebbene, siamo capaci di non comprenderci pure quando cediamo agli istintivi ed atavici impulsi della carne.
Le prestazioni celebrate dai maschi sono, nei loro racconti, esibizione pure di prestanza fisica e dominio. Nei rari casi in cui riconoscono in un altro elemento del medesimo genere capacità amatorie è perché lo vedono “un animale”, un guerriero o figure similari.
Rassegnatevi: l’eros passa attraverso la chimica delle alchimie e (ebbene ve lo riveliamo!) attraverso il cervello e tutti e cinque i sensi.