[highlight]Finisce tra applausi e ovazioni l’esperimento del Pomigliano Jazz Festival Winter Edition. Cosa ci riserverà per il futuro la nota kermesse musicale?[/highlight]
Il Pomigliano Jazz Winter Edition si è congedato regalando al suo pubblico la raffinata interpretazione de “Il Pergolese” portata in scena da Maria Pia De Vito, Francois Couturier, Anja Lechner e Michele Rabbia.
Il Museo Diocesano di Napoli ha ospitato, in occasione della sesta e ultima tappa del festival, l’anteprima nazionale della rivisitazione dell’ opera del prolifico autore marchigiano Giovanni Battista Draghi, detto Pergolesi.
La seicentesca chiesa partenopea, la cui bellezza è stata molto apprezzata dall’interprete, ha accolto gli spettatori, davvero numerosi, in una atmosfera magica.
Sul palco gli strumenti, sapientemente disposti ed illuminati, attendevano di essere imbracciati e suonati dai validissimi musicisti chiamati ad accompagnare la meravigliosa voce di Maria Pia De Vito, che ha alternato momenti di protagonismo indiscusso ad altri in cui, con maestria, ha saputo esaltare il contributo degli altri artisti presenti.
Le note del violoncello di Anja Lechner hanno emozionato la platea, gli arrangiamenti del maestro Couturier caratterizzato le interpretazioni, la poliedricità di Michele Rabbia, supportata dall’abilità tecnica, arricchito la performance con parentesi tanto inusuali quanto piacevoli.
L’entusiasmo del pubblico, che non ha lesinato calorosi applausi ed entusiastiche ovazioni, ha sancito la riuscita di un esperimento che si prefiggeva di rivisitare in chiave contemporanea la produzione del Pergolesi, ponendo in risalto “quello che c’è di napoletano” nella sua opera.
Nessuna città si sarebbe potuta rivelare più adatta, nessuna cornice più degna, nessun pubblico meglio predisposto.
L’evento si è prestato come ottima e degna conclusione di una rassegna di cui si attendono con piacevole curiosità le prossime edizioni.
*photo credit: Titti Fabozzi, DMV Comunicazione