[highlight]Cresce la tensione dopo l’approvazione della richiesta di Putin per l’intervento russo in Crimea[/highlight]
La crisi Ucraina Russia sta raggiungendo l’apice dopo che il Parlamento russo ha approvato all’unanimità la richiesta del Presidente Vladimir Putin di schierare l’esercito sul territorio ucraino.
Questa la richiesta di Putin:
[quote]Considerata la situazione straordinaria dell’Ucraina, che minaccia le vite dei cittadini della Federazione Russa, nostri compatrioti, del personale del contingente militare delle Forze Armate della Federazione Russa stabilite sul territorio dell’Ucraina (Repubblica Autonoma di Crimea) sulla base dell’accordo internazionale, al paragrafo “d” Parte 1 dell’Articolo 102 della Costituzione della Federazione Russa, faccio richiesta al Consiglio Federale dell’Assemblea Federale per l’uso delle Forze Armate della Federazione Russa nel territorio dell’Ucraina fino alla normalizzazione della situazione politica in questo paese [/quote]
Lo scopo dichiarato è quello di proteggere i cittadini e le basi militari russe stanziate nel paese dopo che il Primo ministro della Crimea, Sergiy Aksyonov, aveva richiesto l’aiuto della Russia per “ristabilire la calma e la pace” nella regione e aveva deciso di anticipare il referendum di secessione dall’Ucraina al 30 marzo.
[quote]Tenendo conto della mia responsabilità per la vita e la sicurezza dei miei concittadini, chiedo al presidente russo Vladimir Putin di contribuire a garantire pace e tranquillità sul territorio della Crimea[/quote]
La Crimea è una regione a maggioranza “russofona”, da sempre più vicina alla Russia che all’Europa e bacino di consensi per il deposto ex presidente Yanukovich.
Il Primo ministro ad interim di Kiev Arseniy Yatsenyuk aveva già dichiarato illegale la nomina di Aksyonov a primo ministro di Crimea, avvenuta giovedì scorso, da parte del parlamento locale minacciato da un commando pro-russo e aveva intimato la Russia a cessare l’ingerenza negli affari interni e a ritirare le truppe dal proprio territorio.
Infatti secondo diverse fonti, ci sarebbero già 6.000 soldati di Mosca in Crimea e si segnalano diversi disordini in varie località tra cui Sebastopoli, in cui il quartier generale della Guardia Costiera ucraina è sotto assedio da parte di 300 miliziani armati che affermano di essere stati inviati dal ministro della Difesa russo con l’ordine di occupare il sito.
Anche la piattaforma E Euromaidan, che riunisce tutte le forze di Protesta del Maidan di Kiev, ha denunciato la presenza di uomini armati a Simferopoli
Фотографии из контролируемого вооруженными людьми центра Симферополя. http://t.co/ZKPjCRaN1j pic.twitter.com/zvmNeW5g07
— ЄВРОМАЙДАН (@euromaidan) 1 Marzo 2014
[quote]Foto di uomini armati controllavano il centro di Simferopol[/quote]
È già in programma una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e il Presidente degli Stati Uniti Obama così come gli alleati dell’Unione Europea starebbero minacciando di boicottare il G8 di Sochi e di valutare tutte le azioni possibili per evitare l’escalation militare.
Obama ha dichiarato:
[quote] Siamo profondamente preoccupati. Ogni intervento in Crimea sarebbe una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina e avrebbe delle conseguenze[/quote]
La tensione in Crimea continua a salire e dopo le minacce di ritorsioni del colosso dell’energia russo Gazprom sul prezzo del gas, l’occupazione militare sembra essere molto vicina visto che ora spetta solo a Putin decidere i tempi dell’intervento.
Siamo davvero vicini a una nuova guerra nel cuore dell’Europa?