[highlight] Mentre le tensioni aumentano, Putin sostiene che si tratta di una “reazione adeguata”. Intanto, l’appello del Papa a “dialogo e concordia”[/highlight]
Sono giorni di terrore e paura in Crimea, con i soldati russi che hanno ormai preso pieno possesso del territorio per rispondere alla ribellione che ha sconvolto Kiev negli ultimi mesi e ha portato al rovesciamento del governo, con annessa fuga di Victor Yanukovich. Dopo le tensioni della capitale, il clima rovente si è spostato più a est, nella regione più russa dell’Ucraina, dove il presidente Putin è intervenuto subito in maniera decisa e autoritaria.
Qui la situazione sembra essere ancor più critica rispetto a quella di Kiev, tanto che ormai da tempo si sono scomodate tutte le forze politiche più potenti del mondo, da Obama all’Unione Europea, spaventate dalla presenza militare russa in territorio ucraino. Già il presidente americano si era detto “preoccupato”, in virtù del fatto che “ogni intervento in Crimea sarebbe una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina”. Parole a cui hanno fatto seguito quelle del segretario di Stato Usa John Kerry, il quale ha calcato la mano soprattutto sul sempre più probabile boicottaggio del G8 di Sochi (previsto a giugno):
[quote]Ogni singolo alleato degli Stati Uniti è pronto ad andare fino in fondo, allo scopo di isolare la Russia in seguito a questa invasione[/quote]
Una dichiarazione confermata subito dall’appoggio di Francia e Gran Bretagna. Ma le parole che fanno rabbrividire di più l’Europa sono senz’altro quelle del presidente eletto dell’Ucraina, Arseni Yatseniuk:
[quote]La Russia ci ha dichiarato guerra. Siamo sull’orlo del disastro. [/quote]
Eppure, prima che la situazione degeneri, c’è una possibile via pacifica che può essere percorsa, soprattutto grazie all’intervento di una “figura salvifica”, una sorta di deus ex machina che proprio nella giornata di ieri è entrato in azione. Si tratta di Angela Merkel, la quale è stata in contatto telefonicamente con Vladimir Putin chiedendogli di “aprire un dialogo riguardo l’Ucraina”. La Cancelliera ha poi dichiarato che il presidente russo “ha accettato di aprire un gruppo di contatto per iniziare il dialogo”, dopo che qualche giorno fa lo stesso Putin aveva giustificato l’intervento militare “adeguato ad una situazione straordinaria” e dovuto al fatto che “le forze ultranazionaliste” che hanno preso il potere a Kiev “minacciano la vita dei cittadini russi”. Intanto, in un comunicato ufficiale della cancelleria tedesca si legge:
[quote]Il presidente Putin ha accettato la proposta del cancelliere tedesco di istituire immediatamente una commissione di inchiesta così come un gruppo di contatto, auspicabilmente sotto guida Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), per avviare un dialogo politico[/quote]
Dall’alto della sua finestra che affaccia su Piazza San Pietro, anche Papa Francesco ha fatto il suo appello di pace durante l’Angelus di domenica 2 marzo:
[quote]L’Ucraina sta vivendo una situazione delicata. Mentre auspico che tutte le componenti del Paese si adoperino per superare incomprensioni e costruire insieme il futuro della nazione, rivolgo alla comunità internazionale un accorato appello: sostenga ogni iniziativa per dialogo e concordia. [/quote]
Di seguito, il video dell’Angelus:
http://www.youtube.com/watch?v=XIYiIypV72Y