[highlight]La pausa caffè riduce lo stress e aiuta a lavorare meglio. Ce lo conferma un ricerca scientifica[/highlight]
Una ricerca condotta dall’Università di Copenaghen e pubblicata da Pernille Stroebaek sulle pagine della rivista “Symbolic Interaction”, rivela come una semplicissima pausa caffè possa stimolare i lavoratori a produrre di più.
I ricercatori sostengono che la prima cosa che bisogna fare per essere più efficienti a lavoro è ridurre lo stress: la soluzione può essere proprio fare un piccolo break per prendere un caffè, durante il quale ci si può distogliere dal lavoro e anche socializzare con i colleghi. Questa potrebbe essere anche un ottima soluzione per facilitare l’inserimento dei “nuovi arrivati” in azienda, che non è sempre immediato.
Si è giunti a questa conclusione grazie alle esperienze riportate da un campione di dipendenti pubblici danesi, in seguito ad una fusione aziendale, e analizzando nello specifico il tempo da loro trascorso al bar o di fronte alle macchinette del caffè. Sembrerebbe che proprio in questi luoghi i colleghi si consulterebbero a livello professionale e si scambierebbero idee e opinioni, con un risultato decisamente positivo per quanto concerne il rendimento professionale.
Insomma, pare che in quei 10/15 minuti di pausa durante il lavoro non solo si possono migliorare le prestazioni dei dipendenti, ma anche le loro relazioni interpersonali, con conseguente riduzione dello stress, grazie al ritrovarsi in un luogo di “svago” come quello in cui si svolge il famoso “coffee break”.
[quote]Le pause caffè non devono essere considerate uno ‘spreco’ di produttività. Devono essere trattate come abitudini comunitarie che consentono lo sviluppo di gruppi di sostegno[/quote]
conclude giustamente Pernille Stroebaek.
A parte la questione relativa ai nuovi dipendenti, la ricercatrice ritiene che le pause caffè hanno comunque una importante valenza sociale, che potrebbe avere effetti positivi anche a livello economico per l’azienda stessa.