Una “onesta” opera prima di un giovane giornalista che, prendendo le mosse da una delusione d’amore, si cimenta in un’ opera di narrativa, che ha il pregio di farsi leggere. Una sorta di diario che, come recita il sottotitolo, vuole essere una ipotesi di manuale, con tutta una serie di soluzioni, per affrontare, ed uscire, da una crisi. Compito impegnativo, che non sempre, a mio avviso, raggiunge il pretenzioso obiettivo.
Ad ogni buon conto, una discreta prova, contrassegnata da una prosa di buon livello, sia pure contrassegnata da un taglio che risente della professione, normalmente svolta dall’ autore.
Qualche frase ad effetto, figlio di qualche opportuna lettura, e di una evidente passione per il cinema, impreziosiscono il lavoro.
Al giovane autore gli incitamenti opportuni, per continuare sulla strada intrapresa, con l’ augurio di cogliere i risultati auspicati.