Quando la calvizie si presenta, la soluzione potrebbe essere più semplice di quanto si pensi.
Arriva da Minneapolis, negli stati Uniti, l’ultima particolarissima novità in materia di calvizie. Come mascherare la caduta dei capelli? Semplice, con un tatuaggio. La Smp è una tecnica innovativa nata nella città statunitense per mascherare l’insorgere della calvizie e consiste nel tatuare il cuoio capelluto.
Tattoo, l’ultima moda li trasforma in una “cura” anti calvizie
Cosa è la Smp? Una soluzione che arriva dagli Stati Uniti per tutti quegli uomini e quelle donne affetti da calvizie. In cosa consiste? È un vero e proprio tatuaggio effettuato sul cuoio capelluto. È una idea della Good Look Ink, si tratta – nel dettaglio – di una sottilissima striscia di inchiostro che dona alla testa l’effetto di una rasatura molto, molto corta. Si tratta di una tecnica definitiva, il tatuaggio, infatti, è indelebile, il cui costo si aggira intorno ai 5 mila dollari. La società sta promuovendo l’iniziativa anche attraverso concorsi su Facebook che mettono in palio tatuaggi gratuiti. A differenza dell’autotrapianto non comporta rischi di recidiva né richiede particolari ritocchi nel corso del tempo. a differenza dell’impianto, invece, ha costi molto più contenuti.
Il futuro della lotta alla calvizie è in un tatuaggio?
È innegabile che l’idea della società statunitense Good Look Ink rappresenti una vera e propria novità nel panorama delle soluzioni anti-caduta dei capelli. Un problema che affligge quasi il 50 per cento degli uomini e ben una donna su quattro. Ma può davvero rappresentare una soluzione definitiva? Questa iniziativa presenta uno dei grandi limiti del trapianto dei capelli, sui quali più volte ha posto l’attenzione il centro specializzato nella cura dei capelli Hair Clinic: interviene su un inestetismo ma non sulla reale causa del problema. La soluzione del futuro passa per la medicina rigenerativa che, attraverso il ricorso alle cellule staminali e dopo una attenta analisi delle cause alla base dei singoli casi di calvizie, stimola i componenti del cuoio capelluto, riportando in attività quei follicoli considerati ormai inattivi.
Trapianto e impianto, quali limiti
Le ricerche condotte dai medici di Hair Clinic hanno dimostrato, in diverse occasioni, che tutte le altre strada, oltre che più invasive, presentano numerosi limiti. Primo tra tutti, come detto, il rischio di recidiva che interessa quasi l’80 per cento dei soggetti che si sottopongono a intervento chirurgico per “mascherare” un problema senza risolverlo. Nel caso del trapianto, o per meglio dire dell’autotrapianto di capelli, e dell’impianto di capelli artificiali biocompatibili il rischio c’è. Il supporto del protocollo avanzato fondato sulla medicina rigenerativa può limitarlo e rendere fruttuose queste strade. Ma di cosa parliamo di preciso?
Autotrapianto di capelli, ecco cos’è
L’autotrapianto di capelli si realizza prelevando dalla zona donatrice della testa dell’interessato capelli da “spostare” e trapiantare nell’area affetta da calvizie. Vengono trapiantati a uno, due, tre o più bulbi nell’area diradata e/o calva. Dopo circa nove, dodici mesi il risultato estetico diventa particolarmente apprezzabile. Il numero di capelli che possono essere prelevati e trapiantati in zona diversa dalla donatrice è limitato e non tutti i capelli trapiantati vanno a buon fine. È stato dimostrato che i risultati migliori si ottengono su calvizie di media entità (si parla di calvizie di media entità quando interessa circa 3000-8000 capelli).
Impianto di capelli, di cosa parliamo
Altra tipologia di intervento – di microdermochirurgia ambulatoriale – è invece l’impianto di capelli artificiali biocompatibili. Dopo aver anestetizzato il cuoio capelluto, vengono inseriti gradualmente una determinata quantità di fibre fino a realizzare l’infoltimento richiesto dal paziente. Oltre a essere utilizzato come risposta alla calvizie, in particolare all’alopecia femminile e maschile, può essere di supporto ad altre tipologie di intervento. Richiede una manutenzione costante, piccoli periodici, e una corretta igiene del cuoio capelluto da parte del paziente. I risultati migliori si ottengono in caso di pazienti diradati (1000-3000 capelli) e su calvizie di media entità (3000-8000 Capelli).