Due interessanti risultati sono stati ottenuti dal governo negli ultimi giorni, e a cui è stato dato poco risalto: l’approvazione delle norme che disciplino, finalmente, il reato di omicidio stradale, e la nuova normativa che regolamenta gli appalti pubblici.
Personalmente penso che sono due provvedimenti, attesi da tempo, che meritano una doverosa attenzione perché vanno a regolamentare due aspetti della vita degli italiani di una certa importanza.
Con il primo, quello relativo all’omicidio stradale, si va a regolamentare una fattispecie di reato che, per troppo tempo, è stato sottovalutato e, soprattutto, mortificato. Il numero impressionante di eventi, finiti tragicamente, che consentivano, normalmente, al responsabile di un omicidio di cavarsela con poco, senza rendere un minimo di giustizia alla memoria della vittima, spesso innocente, e alla di lui famiglia. Quando, addirittura, l’evento delittuoso non avveniva, e spesso è la norma, a causa dell’effetto provocato dall’assunzione di alcool o di stupefacenti.
Ora, finalmente, si penalizza in maniera più severa, come è giusto che sia, chi toglie la vita ad un altro essere umano, per negligenza, per responsabilità.
Onore al merito, quindi, al governo Renzi per aver, dopo un iter particolarmente un poco lungo, portato a compimento un provvedimento legislativo giusto e necessario.
L’altro provvedimento approvato dal governo, decisamente interessante ed opportuno, è quello che va a regolamentare gli appalti delle opere pubbliche. Finalmente si pone rimedio a tutta una serie di irregolarità, quasi consentite dalla stessa legge, che portavano con sé sia una cattiva esecuzione di un lavoro pubblico, sia la corruzione.
Sotto la spinta dell’autorità anticorruzione, presieduta dal dottor Raffaele Cantone, il governo ha approvato nuove norme che, certamente, produrranno risultati migliori per la comunità, e minori opportunità di corruzione che, come è noto, è una delle piaghe maggiori, e più devastanti del nostro Paese.