Mostra su Pino Daniele all’Auchan di Napoli: quali sono “i luoghi di Pino”?

[highlight]Dove si trovano i “luoghi di Pino Daniele”, immortalati nella mostra fotografica di Dino Borelli che si è tenuta al centro commerciale Auchan di Napoli.[/highlight]

Nelle ultime settimane è stata molto pubblicizzata una mostra fotografica dedicata al cantautore napoletano Pino Daniele, venuto a mancare il 4 gennaio dello scorso anno in seguito ad un infarto. Da quel momento la storia dell’indimenticabile Pino è stata raccontata più volte, da tante personalità, vicine e lontane alla sua, che hanno testimoniato – e continuano a farlo – l’importanza che questo personaggio ha avuto per Napoli e per la musica italiana in generale.

Nelle ultime settimane la storia di Pino Daniele è stata riproposta in maniera particolare da Dino Borelli che ha fotografato i luoghi di Napoli che hanno segnato la vita ed il percorso di uno degli cantautori più conosciuti e amati nel capoluogo campano. Le foto di Borelli sono state esposte dal 14 al 31 gennaio al Centro Commerciale Auchan di Via Argine, Napoli. La mostra è stata annunciata sui più popolari siti che si occupano degli spettacoli e degli eventi organizzati nella città partenopea e ha attirato anche l’attenzione del sindaco De Magistris, ospite del centro giovedì 28 gennaio (qui le foto della visita).

Le gigantografie esposte nell’area ristoro dell’Auchan riproducono le immagini scelte da Borelli che compaiono nel libro “Napule è… i luoghi di Pino Daniele” , scritto dai giornalisti Carmine Aymone e Michelangelo Iossa. Ma dove si trovano precisamente “i luoghi di Pino”?

Innanzitutto, la location della mostra. Il centro commerciale Auchan di via Argine è sito nella periferia orientale di Napoli, nel quartiere Ponticelli e rappresenta ormai un importante punto di riferimento per gli abitanti delle zone circostanti oltre che per quelli che risiedono a Napoli centro e per qualche sporadico visitatore proveniente dalle più distanti Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata.

Le foto della mostra sono state esposte nella “Piazzetta Ammore e Sapore” che si trova al primo piano e rappresenta il nervo principale del nuovo progetto della direzione del centro, improntato in maniera chiara e determinata a sottolineare la “napoletanità” del posto anche attraverso i nomi attribuiti alle varie aree del centro, dall’area ristoro a quella dedicata al relax o ai giochi per i bambini. In particolare, la già citata Piazzetta Ammore e Sapore rappresenta il luogo di ritrovo per i visitatori che vogliono rifocillarsi, ma anche per i tifosi e gli appassionati del Napoli che, quando gioca la squadra di Sarri, trasportano l’atmosfera dello stadio San Paolo anche in periferia (a titolo d’esempio, quando Berardi segnò il rigore decisivo allo scadere dell’ultimo Inter-Sassuolo, ogni angolo del centro ebbe modo di capire che la palla era entrata in rete).

Nessuna altra area poteva quindi ospitare meglio la tradizione napoletana che le foto di Borelli cercano di infondere ai propri fruitori. In realtà la mostra su Pino Daniele non porta via tanto tempo. Le poche gigantografie sparse per la piazzetta compongono un’irregolare forma geometrica che va da Via Francesco Saverio Gargiulo a Piazza del Plebiscito, dal luogo di nascita del cantante a quello della sua massima consacrazione partenopea, e come artista e come simbolo dell’intera città. Un modo veloce e affascinante per ripercorrere la storia del cantautore e per percorrere al contempo un itinerario particolare del capoluogo campano.

Via Francesco Saverio Gargiulo e Basilica di Santa Chiara

 

E’ la strada che dà i natali al piccolo Pino, primo di sei fratelli, venuto al mondo il 19 marzo del 1955 nella casa di nonna Concetta, tra i vicoli che portano a Via Chiaia, al Monastero, a Piazza del Gesù… nel cuore pulsante di Napoli.

La Basilica di Santa Chiara è uno degli edifici più importanti di tutta la città.

[quote]E’ una chiesa in forme gotiche provenzali, resa unica al suo interno dalle opere di Tino di Camaino, Giotto, Francesco de Mura, Sebastiano Conca, Giuseppe Bonito.[/quote ]
(dal libro di Aymone e Iossa)

Via Santa Maria La Nova, 32 e Chiesa di Santa Maria La Nova

Un po’ più a sud, la casa delle “zie” Bianca e Lia ospita il giovane Pino Daniele che proprio a Santa Maria La Nova, a due passi da Corso Umberto e Piazza Matteotti, partorisce due grandi capolavori che raccontano come pochi altri l’essenza di Napoli: Napule è” e Terra mia”.

Il luogo di interesse più vicino alla strada dove è cresciuto il giovane cantautore è la Chiesa di Santa Maria La Nova. E’ nei pressi delle scale laterali di questa chiesa che il giovane Pino si intrattiene spesso dopo la scuola con gli amici a suonare la chitarra che porta sempre con sé.

Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito: 1981, 2008, 2015. Il luogo e le date bastano per raccontare il rapporto che Pino Daniele ha avuto e avrà per sempre con la piazza più importante della sua città e con la sua gente.
Il 19 settembre del 1981 Pino e la sua band rivoluzionano la musica napoletana e si preparano a conquistare tutto il Paese. Il cuore di Napoli batte solo per loro, oltre 200.000 persone acclamano e partecipano alla nascita del “neapolitan power”, destinato a fare molta strada negli anni Ottanta.

A distanza di ventisette anni si replica: il 12 luglio 2008 è una data da imprimere con l’inchiostro indelebile nella storia della musica di Napoli. Pino Daniele torna nella sua città, dalla sua gente, nella sua piazza. Il successo e l’entusiasmo sono solo conseguenze. “Tutta n’ata storia – Vai mo’ – Live Napoli” è un’emozione. Non è cambiato niente, solo qualche capello bianco in più sul palco e un ospite poco gradito: per il resto, Napoli aspettava solo Pino.

https://www.youtube.com/watch?v=6wNZjhAqmgU

Ma il feeling tra Pino Daniele e la sua piazza si manifesta con forza ancor maggiore dopo la notizia della morte dell’artista. Il 4 gennaio 2015 è un giorno di lutto per Napoli: la sera del 6 gennaio il centro della città si riempie di gente che partecipa al flash mob in onore del suo idolo scomparso. Il giorno dopo si replica in occasione del funerale. In quei tristi giorni di cordoglio Napule è… questo…

Via San Sebastiano e Istituto Armando Diaz

Via San Sebastiano, che si incrocia con Via Chiaia e ospita – a pochi passi dalle Mura Greche di Piazza Bellini – il Conservatorio di “San Pietro a Majella”, è la “strada della musica”, ricca di negozi che vendono strumenti musicali e dischi. Da una di queste botteghe il giovane Pino Daniele ha ricevuto in regalo la sua prima chitarra.

E’ viaggiando tra i Decumani che Pino cresce e si diploma. La “strada della musica” e l’Istituto Armando Diaz di Via dei Tribunali sono separati da meno di cinque minuti di cammino. Una piacevole passeggiata che accompagna il percorso scolastico del futuro artista, diplomatosi in ragioneria.

Via Toledo e Via Medina

Stendhal l’ha citata nella sua memorabile e coinvolgente descrizione di Napoli, Pino Daniele l’ha cantata, anzi suonata: “Toledo” nell’album “Bella ‘mbriana”.

Altro giro, altra via storica. A Via Medina Pino Daniele ha lasciato un bel pezzo della sua arte. Per lui, ogni turista porta con sé un pezzo di Napoli quando passa per le sue strade. Come in “Via Medina”, la prima traccia  dell’album “Medina” del 2001, costruita su una serie rapida di antinomie, “giorno, notte / sole, luna / sorriso e pianto”, tutte racchiuse sotto “lo stesso cielo di casa mia” e nell’invocazione “Sì Medina / Sì Medina”.

Piazzetta Marinari e Isolotto di Megaride

L’isolotto che ospita Castel dell’Ovo e che ha ospitato le scene cult di “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”. Piazzetta Marinari, Pino Daniele, Massimo Trosi, “Quando”, “‘O ssaje comme fa ‘o core”

L’iniziativa dei giornalisti che hanno curato la mostra e il libro che ne racchiude il senso – “Napule è… i luoghi di Pino Daniele” – rappresentano un modo alternativo ed efficace per conoscere o approfondire la conoscenza dell’artista e della sua città.

Ciao Pino! Di nuovo…

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