Circumvesuviana: un disastro vergognoso

[highlight]Con le elezioni regionali alle porte i politici campani fingono interesse nei confronti del disastrato servizio di trasporti pubblici locali. Tante chiacchiere e zero provvedimenti [/highlight]

La stampa regionale, con in testa Il Mattino, scopre ogni tanto il problema dei trasporti, riportando qualche “novità”.

E’ il caso di questi giorni che precedono le elezioni regionali. Sull’edizione di ieri 1 aprile, infatti, una pagina intera è stata dedicata al problema della Circumvesuviana, uno dei più importanti sistemi di trasporto regionale.

La pagina era divisa tra le due posizioni in campo: il centrodestra, che magnifica le lodi di quanto fatto nei cinque anni di consiliatura, e il candidato del centrosinistra, Vincenzo De Luca, che, reduce da un viaggio sulla linea Nola – Baiano, riporta dati diversi.

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Nessuno ha pensato, però, di intervistare qualche viaggiatore, qualche utente del servizio. Ebbene, per amore di verità, va detto che, malgrado gli sforzi dell’attuale maggioranza regionale, il servizio è pessimo, anzi, vergognoso.

Cinque anni di tagli

Pur riconoscendo alla maggioranza uscente la necessità di ridurre il disavanzo ereditato, va detto che il servizio, in questi 5 anni, ha subito tagli e riduzioni che hanno comportato disagi enormi all’enorme platea di utenti che, quotidianamente, si serve del servizio su ferro della Circumvesuviana.

I problemi, in questi 5 anni di consiliatura e di gestione da parte dell’assessore Vetrella, sono diventati, in certi momenti, drammatici.

La mancanza di manutenzione del materiale rotabile ha comportato una riduzione, continua e costante, di treni a disposizione degli utenti. In certi momenti vi è stato, addirittura, un dimezzamento dei treni circolanti, con soppressione sistematica, in alcune fasce orarie, di treni per tutte le destinazione.

La mancanza di liquidità, causa la grave crisi finanziaria, ha comportato una mancanza quasi assoluta di pezzi di ricambio che sono stati reperiti da quei vagoni, di vecchio tipo, gravemente danneggiati. Testimonianza di quanto detto è data dalla presenza, in diverse stazioni, di vagoni smembrati e abbandonati su binari morti di diverse stazioni delle varie linee.

Ancora oggi i pochi treni messi a disposizione degli utenti sono costretti a fare gli straordinari. Capita sovente, infatti, che in orario di partenza di un treno manchi il “materiale”, come in gergo vengono chiamati i treni.

Spesso è lo stesso treno arrivato in stazione di Porta Nolana a partire per la nuova destinazione, con i disagi che si possono immaginare. In qualche occasione è capitato di dover ritardare la partenza in quanto andava sistemata, ad esempio, la guarnizione di una porta.

Zero competenze, solo la peggiore forma di politica

Chi scrive viaggia in Circumvesuviana dai tempi della scuola e non ricorda una situazione così penosa del servizio.

Stazioni impresidiate, con la mancanza del gestore, del servizio di biglietteria e di informazione, vandalizzate, sporche ed insicure, sono la testimonianza più evidente dello sfascio nel quale si trova l’azienda.

La scelta, poi, di un management poco o per niente competente, solo per motivazioni politiche, ha fatto il resto.

L’impressione netta, anche per provvedimenti adottati, è quella di svendere al migliore offerente, non solo la Circumvesuviana, tutte le aziende del pubblico trasporto regionale, per lavarsene le mani.

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D’altra parte una classe di amministratori che viaggia in auto blu non potrà mai capire e compenetrarsi nei problemi dei comuni mortali, come quelli che, quotidianamente, si devono servire dei mezzi pubblici.

E, quindi, poche chiacchiere, cari politici, le elezioni sono vicine e noi cittadini non sempre abbiamo la memoria corta.

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