[highlight]Il settore, malgrado i venti di crisi, crea lavoro attraverso un fondo per l’occupazione[/highlight]
Il 21 gennaio del 2012, il comparto del credito ha realizzato un accordo per la creazione di un fondo per l’occupazione nel settore. Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere che, se fosse perseguita anche in altri settori, potrebbe rappresentare una valida manovra per contrastare lapiaga della disoccupazione giovanile nel nostro Paese.
L’accordo
L’accordo prevede la creazione di un “tesoretto” utile a ringiovanire il settore e, al contempo, sgravarlo di costi eccessivi. Ogni lavoratore del settore (più di 300mila addetti) partecipa al fondo con l’equivalente economico di una giornata lavorativa annua. I dirigenti, i cosiddetti top manager, versano, invece, il 4% del loro stipendio annuo. Siglato tra le organizzazioni sindacali e l’ABI (Associazione Bancaria Italiana, nda), quest’accordo prevede l’assunzione di circa 25.000 giovani entro il 2016, con l’auspicio che lo strumento diventi un modus operandi definitivo.
Assunzioni
Le assunzioni, 8500 già effettuate dall’ottobre 2012 ad oggi, prevedono un contratto di apprendistato a tempo indeterminato, uno stipendio leggermente ridotto, con recupero delle somme entro quattro anni. Particolare attenzione viene riservata ad alcune categorie: giovani senza occupazione fino a 32 anni, disoccupati di lungo periodo di qualsiasi età, cassintegrati e lavoratori in mobilità, donne nelle aree geografiche svantaggiate, lavoratrici residenti nelle regioni del sud dove si registrano i più elevati tassi di disoccupazione. Per le aziende di credito che assumeranno, attraverso il fondo, è prevista la corresponsione di un bonus di 2500 euro per assunto ogni anno, 3000 se l’assunzione avverrà nelle zone disagiate del nostro sud.
Opportunità reali
Inizialmente il fondo ha incontrato molte resistenze, ma la pressione dell’opinione pubblica e della Banca d’Italia sono prevalse ed hanno innescato un meccanismo virtuoso per un rinnovamento generazionale del personale del settore del credito.
La gestione del fondo è affidata ad un comitato composto sia da rappresentanti delle banche sia del sindacato. Finora sono state deliberate agevolazioni per quasi 54 milioni di euro, e ne hanno potuto beneficiare le banche che dal 2012, anno di approvazione del fondo, hanno dimostrato di aver stabilizzato dipendenti precari o di aver provveduto ad operare assunzioni a tempo indeterminato. Al momento il fondo – FOC: Fondo per l’Occupazione del Credito – dispone di 110 milioni di euro e produrrà, sicuramente, entro il 2016 altre migliaia di opportunità di lavoro per giovani adeguatamente preparati a tale scopo.