Un consenso crescente, malgrado qualche caduta di stile del fondatore, e le criticità emerse a Roma.
Malgrado le disavventure amministrative della Raggi a Roma, le tante incertezze manifestate in altre realtà nelle quali il Movimento ha un suo Sindaco, e l’ennesima vicenda triste delle primarie a Genova, i consensi attribuiti dai sondaggi al Movimento, guidato da Beppe Grillo, sono in ascesa.
Al momento, secondo i più recenti rilevamenti, i Cinquestelle superano il 30% dei consensi, diventando nelle intenzioni di voto il primo partito italiano.
Secondo il parere dei più è un dato che lascia sorpresi. Gli interventi pubblici di buona parte degli esponenti del movimento lasciano perplessi, e per l’approccio ai problemi, e per la poco competenza che, a volte, viene fuori.
E’ vero, però, che sono giovani, hanno poco competenza politica, e che sanno parlare benissimo alla pancia degli italiani. Che sono stanchi della politica e, soprattutto, di quella incarnata dai partiti tradizionali.
E’ da questa stanchezza, per la politica politicante, di molti nostri concittadini che nasce il consenso per i cinque stellati. Il movimento, nella maggior parte degli italiani che vota per esso, è visto come un qualcosa di assolutamente diverso dagli altri competitor politici. Tanto è vero che tutte le analisi sui flussi elettorali mettono in evidenza, nitidamente, che forse è l’unico movimento che ha un elettorato trasversale. Prendono voti in quasi tutti i settori, e in tutte le fasce di età. Con una prevalenza, a nostro avviso, dei ceti più a disagio, e dei giovani più avvezzi, come è noto, alle nuove tecnologie, con cui interagisce il movimento.
Le valutazioni degli studiosi del settore politico sono, al riguardo, le più varie, rispetto ai motivi che determinano il successo crescente del Movimento.
Si va dalla considerazione che degli altri partiti si sono saggiate le qualità, loro si affacciano da poco al proscenio della politica, alla considerazione che si presentano e vengono percepiti come una novità positiva, e diversa, dagli altri partiti; che non hanno un programma che risente di ideologia, ma è un Movimento che sa leggere le preoccupazioni, e i problemi della società a loro coeva.
La nostra opinione è che i Cinquestelle sono un movimento che, paradossalmente, ha dato un poco di fiducia a tanti italiani delusi dalla politica degli ultimi anni, e che invece di rintanarsi in una comoda astensione, mandano un messaggio chiaro, con il loro voto a chi la politica la esercita: cambiare registro comportamentale per dare risposte concrete ai problemi. Soprattutto sono presenti sui problemi di grande impatto, non solo emotivo.
Svolgono, insomma, una funzione importante: incanalano il dissenso nell’alveo della democrazia, con la speranza di un reale cambiamento.