“Se ve li siete persi” è la Rubrica dedicata alle opere di letteratura, con la quale ogni mese proponiamo un libro da non perdere.
Un bellissimo libro da recuperare nella ricorrenza del centenario della nascita dell’autore.
Carlo Cassola è stato un grande scrittore italiano, con una produzione di romanzi e racconti di primo livello. Tra tanta produzione, spicca La ragazza di Bube, che è un romanzo scritto alla fine degli anni cinquanta. E’ un romanzo che risente, in molte pagine, delle idee politiche dell’autore su un periodo importante della storia del nostro Paese.
E’ un romanzo, premiato con il Premio Strega nel 1960, che vede protagonisti due ragazzi innamorati, Mara e Bube, subito dopo la liberazione. E’ un libro che parla della Resistenza, di qualche episodio di guerra civile.
Il libro da cui è stato tratto un bellissimo film, con la regia di Luigi Comencini, e con Claudia Cardinale premiata protagonista, è considerato il libro più importante di Carlo Cassola, narratore fecondo, e nato giusto cento anni fa.
La storia è ambientata in Toscana, nel periodo che va dal 1944 al 1948.
E’ la storia di un rapporto di un amore particolare tra Mara, figlia di un militante comunista, e sorella di Sante, giovane morto per la causa della Resistenza, e Bube, ex compagno di lotta di Sante.
Il libro, a mio avviso, più che per i contenuti politici, ben presenti e celebrati da una certa critica, va apprezzato per il bellissimo ritratto che Cassola fa di Mara. Una giovane donna, figlia di una condizione economica precaria, che si sacrifica, in nome di una certa educazione, e di un certo senso dell’amore, per un ragazzo che, a sua volta, ha sacrificato la sua vita in nome di un ideale. Bube, infatti, per un omicidio commesso, dopo un periodo in cui è costretto a vivere in clandestinità all’estero, viene condannato a 14 anni di carcere, dopo un processo durante il quale emergono anche le responsabilità di un partito, quello comunista, che l’ho ha prima usato e poi abbandonato.
Mara, nel frattempo, ha conosciuto, durante il suo periodo di permanenza a Poggibonsi, come donna di servizio presso una famiglia, Stefano, un giovane operaio, di cui si innamora, pur rimanendo fedele a Bube.
Mara, però, dopo un periodo di turbamenti ed incertezze, decide di rinunciare ad una felicità immediata, e nell’ottimismo di un futuro di là da venire, aspetta che il suo uomo esca dalla prigione, per costruire assieme una famiglia.
E’ un romanzo che presenta, anche, tanti altri personaggi, tra cui spiccano i genitori di Mara, con pensieri ed atteggiamenti completamente diversi rispetto alla vita, e all’educazione da impartire ai figli.
Un bellissimo libro che, in alcune pagine, è di un interessante e coinvolgente lirismo, che ne fa apprezzare ancora di più la lettura.