Dopo la clamorosa scelta di Angelina Jolie, che ha affrontato un intervento di mastectomia per scongiurare il rischio di tumore al seno, sembra essere in crescita il numero delle donne che si sottopongono ad una mastectomia preventiva, ovvero all’asportazione totale delle mammelle.
Ovviamente non è una decisione che si prende a cuor leggero, ma dopo aver valutato a lungo se è il caso o meno di procedere. C’è da dire che non tutte le donne devono per forza ricorrere a questo tipo di intervento, ma solo coloro che sono realmente a rischio di sviluppare il tumore al seno.
Angelina Jolie è sicuramente il personaggio più famoso che è ricorso a questo tipo di intervento, anzi lei ha fatto di più facendosi asportare anche le ovaie. Il suo è sicuramente un caso limite, lei infatti ha scoperto di avere la mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, mutazione che avrebbe potuto aumentare considerevolmente la probabilità di sviluppare sia il tumore al seno che quello alle ovaie. C’è anche da dire che la madre di Angelina Jolie si è spenta prematuramente proprio per un tumore al seno, quindi nel suo caso c’era anche una familiarità.
È importante sottolineare però che non bisogna trasformare il fenomeno in una psicosi collettiva, infatti se è vero che il tumore al seno è il più frequente nelle persone di sesso femminile, è doveroso specificare che solo nel 10% dei casi il tumore alla mammella è dovuto alla mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2. Inoltre, se da un lato non tutte le persone con la mutazione di questi due geni avranno la certezza di sviluppare questi due tipi di tumore, dall’altro la mastectomia totale non azzera le probabilità.
La buona notizia, comunque, è che grazie ai progressi della chirurgia, le donne che dovranno o vorranno ricorrere a questo tipo di intervento non saranno costrette a rinunciare alla loro femminilità. Attualmente Roma e Milano vantano i migliori centri di chirurgia estetica (si veda questa clinica specializzata nella chirurgia estetica del seno), anche privati, che praticano questi interventi, ma non è difficile trovare centri altamente specializzati anche nelle altre città d’Italia.
È importante specificare che se si riscontra la mutazione genetica non è obbligatorio ricorrere al bisturi, anzi la maggior parte delle donne preferisce eseguire esami specifici più frequenti, in questo modo si potrà intervenire immediatamente in caso si riscontrasse qualche problema. Per molti oncologi, come anche per il prof. Umberto Veronesi, questa è la metodologia più corretta, in quanto è importante conservare il più possibile i tessuti, anche se colpiti da cellule tumorali.
Al di là della genetica è doveroso ricordare che molti tipi di tumore si sviluppano anche a causa di cattive abitudini alimentari, è quindi fondamentale mangiare sano. Il Prof. Veronesi da sempre è a favore di una dieta vegetariana che esclude totalmente il consumo di cibi di derivazione animale come carne e pesce. Senza estremizzare troppo le proprie abitudini alimentari è sufficiente limitare il più possibile il consumo di carni rosse (una volta a settimana è più che sufficiente) privilegiando le carni bianche ed il pesce. È consigliabile anche evitare il consumo di alcol, di zuccheri semplici e di grassi animali, privilegiando il consumo di frutta e verdura fresche.