La sentenza di assoluzione, di qualche giorno fa, riguardante il governatore De Luca, mette, finalmente, lo stesso nella condizione di operare senza i condizionamenti che la legge Severino aveva prodotto fin dall’elezione del maggio scorso. Il governatore, pur mostrando una certa sicurezza sull’esito del giudizio e della vicenda, certamente ha subito condizionamenti e rallentamenti nell’espletamento della sua attività di amministratore.
La stessa giunta, tranne qualche eccezione, di basso profilo istituzionale e competenze, nominata all’indomani dell’elezioni, metteva in risalto le difficoltà e la situazione di sostanziale stand by che segnava le iniziative della maggioranza consiliare. Si sono sprecati commenti sulla vicenda, addirittura parlando di un governatore paragonato ad “un’anatra zoppa”.
Certamente l’attesa della sentenza ha rappresentato, fin ad adesso, un freno evidente, con provvedimenti più annunciati che forieri di ricadute positive, sul tessuto sociale e politico della regione Campania. L’impressione che si ricava è che presto l’azione politico-amministrativa di De Luca si incammini sulla strada di una fattiva operatività, anche con l’innesto di qualche nuovo assessore e con qualche sostituzione opportuna.
Sul piatto della bilancia ci sono tantissimi problemi che attendono una soluzione che, in qualche caso, necessita da molto tempo. Il lavoro e un conseguente rilancio di un settore strategico, come quello della formazione professionale, devono trovare nell’azione di governo regionale un concreto e veloce impegno, per la grave crisi che contraddistingue i due settori. Porre mano velocemente al disastrato settore dei trasporti regionali che, quotidianamente, sono segnati da disagi e disservizi per le migliaia di corregionali che li utilizzano, è una priorità assoluta non più procrastinabile.
Risolvere il problema degli sprechi nella sanità, come recenti indagini hanno messo in risalto, è una evidente priorità, che non può più ritardata. Risolvere il problema di uno scarso utilizzo dei beni artistici e culturali, dei siti archeologici, in qualche caso abbandonati, vedi Stabia ed Oplonti, o sottoutilizzati, richiede un impegno fattivo, anche per l’utilizzo dei fondi europei.
Sono alcuni esempi di impegni precisi ed importanti, che la giunta De Luca deve affrontare quanto prima, al meglio, per rilanciare la Regione Campania che è, non dimentichiamolo, la seconda regione italiana per numero di abitanti.