[highlight]Qualche segnale che fa ben sperare in una ripresa del mercato del lavoro[/highlight]
Un mercato del lavoro sempre più caratterizzato dalla schizofrenia quello del nostro Paese. Da un lato un numero impressionante di senza lavoro, soprattutto giovani, e senza prospettive, dall’altra una serie innumerevole di opportunità di lavoro, soprattutto utilizzando il Web come motore di ricerca.
La fotografia, a tinte chiaro-scure, è quella che emerge da tutte le analisi che vengono fatte dagli organismi preposti e dal monitoraggio effettuato attraverso il radar FACE4JOB. Questo strumento di misurazione ha rilevato, monitorandoli, tutti gli annunci di lavoro che, dall’inizio dell’anno fino al 31 agosto scorso, sono stati pubblicati sulle piattaforme Web dal mondo delle imprese in tutto il mondo.
Il dato sorprendente è dato dal dinamismo che, malgrado tutto, caratterizza il mondo del lavoro, con una ricerca continua e costante di professionalità, in molti casi, sempre più qualificate. Il dato negativo che emerge, però, è ancora quello dato dalla difficoltà di far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro.
Un altro aspetto che caratterizza, in particolar modo, il nostro mercato del lavoro è l’importanza che ha, ancora, nel reperire risorse, la tecnica del passaparola e il sistema della conoscenza personale e familiare. E, forse, questo è uno dei motivi della difficoltà a reperire risorse qualificate da parte delle aziende, e a trovare aziende, presso cui candidarsi, da parte dei giovani.
A ciò si aggiunga l’incapacità di molti giovani, che già scontano una preparazione non adeguata, a sapersi presentare: hanno difficoltà a scrivere, in maniera convincente, un curriculum e una breve lettera di presentazione, ad esempio.
Ad ogni buon conto, dall’inizio dell’anno, nel nostro Paese, le richieste di personale hanno superate le 700.000 possibilità, mentre in Germania, ad esempio, la richiesta è arrivata ad un milione e mezzo di opportunità. Ed anche questo è conseguenza della diversa situazione economica, politica e sociale.
Il mercato del lavoro in Italia, comunque, malgrado i venti di crisi che attraversano alcuni settori produttivi del nostro panorama industriale, non è stagnante. Anzi, sembra in movimento e con delle prospettive che lasciano ben sperare.