[highlight]Alcuni consigli su come organizzare il proprio spazio e lavorare da casa seriamente, per superare le distrazioni e migliorare la propria produttività. [/highlight]
Lavorare da casa è il sogno di molti lavoratori, oppressi da turni sfiancanti in ufficio, magari stressati dai viaggi dispendiosi verso il posto di lavoro e innervositi dall’ambiente lavorativo non proprio soddisfacente. Allora, prima di essere presi dalla insana decisione del “Basta, mollo tutto”, arriva in soccorso l’opzione del lavorare a casa. Per molti lavoratori è un sogno e magari lavorare da casa seriamente potrebbe essere un giorno l’ancora di salvezza per sopravvivere professionalmente, per chi invece, è un libero professionista, è la naturale aspirazione per decidere e organizzare il proprio tempo al meglio. .
I perché no
Non sempre il datore di lavoro è d’accordo su questa opzione, perché, come abbiamo già trattato sulle pagine di Contrordine, ci sono tanti timori e luoghi comuni che fanno vedere il telelavoro come una perdita per il proprio capo. Il maggiore freno nei confronti del lavoro da casa è la sostanziale mancanza di fiducia nei confronti del lavoratore da parte del datore di lavoro, convinto che un maggiore controllo assicuri la verifica della sua produttività. Oltre questo limite più soggettivo ce ne sono altri che effettivamente possono minare l’efficacia in termini di produttività del telelavoro: la distrazione che può causare il contatto con i familiari, la diminuzione di attenzione e di concentrazione verso i problemi di lavoro, oltre che le attrezzature insufficienti e tutti i rischi legati alla sicurezza aziendale o dell’ambiente di lavoro domestico.
I perché sì
Alcuni studi fatti dall’ILO e da alcune aziende come West Buy, British Telecom e Dow Chemical è dimostrato che lavorare da casa può essere una soluzione per tutti quei soggetti potenzialmente svantaggiati e spesso relegati a mansioni minori se non costretti all’abbandono del posto di lavoro. Un esempio può essere quello di alcune donne costrette ad affrontare la difficile conciliazione tra gli impegni lavorativi e le responsabilità familiari, o persone disabili costretti invece a problematici spostamenti verso il posto di lavoro. Oltre a tutte le forti motivazioni economiche a vantaggio dei lavoratori e dei datori di lavoro.
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Fissati i pro e i contro del lavorare a casa, oltre all’aver convinto il nostro datore di lavoro a concedere questa opportunità o perché professionisti indipendenti, bisogna fissare alcuni punti affinché lavorare a casa non sia tempo sprecato.
Ecco alcuni pratici consigli affinché si possa lavorare a casa seriamente e alla massima produttività:
1) Creare una postazione di lavoro separata
Per iniziare a lavorare da casa seriamente è necessario che si organizzi una propria postazione di lavoro, separata da quelli che sono gli spazi di vita personali, altrimenti, non si riuscirà mai a stabilire una differenza tra tempo libero e lavoro. Non pensate di poter svolgere più occupazioni durante l’orario stabilito, famiglia e hobby richiedono tante attenzioni, ma se volete lavorare a casa con proficuità è necessario staccarvene. Per questo è meglio scegliere per il lavoro un ambiente isolato, tranquillo e da cui poter bloccare l’accesso ad altre persone, fuori da ogni possibile distrazione dovute a famiglia, televisioni o altro. Importante è strutturare il poprio ambiente in modo da poter essere il più comodo, sicuro ed ergonomico possibile. Per lavorare, infatti, alcuni studi dimostrano che la ricerca di sedie e di strutture che siano finalizzate all’uso professionale, aumentano sia la produttività che la qualità del proprio lavoro.
2) Organizzare bene il lavoro
Forse può suonare un po’ scontato, però l’organizzazione del proprio lavoro e dei propri tempi è fondamentale quando si lavora lontano da quelle che sono le costrizioni del lavoro da ufficio, pena tergiversare e distrarsi senza far nulla per poi trovarsi braccato da datore di lavoro infuriato e scadenze pressanti. Innanzitutto organizza per bene tutto il materiale e la documentazione per il tuo lavoro, così da non dover poi perdere tempo nel cercare, penne, matite, documenti, fascicoli o altro di utile. Stila un calendario di lavoro con obiettivi giornalieri da raggiungere, in questo modo potrai sempre tenere d’occhio la tua produttività e organizzare delle pause o decidere di finire.
3) Stabilire i propri tempi
Lavorare fino a tardi per portare a compimento delle scadenze è lodevole, ma per lavorare a casa seriamente è necessario stabilire tempi di lavoro e tempi di riposo, perché il passo successivo che porta a far diventare tutta la propria vita a casa tempo di lavoro è un rischio possibile. Se il tuo lavoro lo permette, quando senti di non riuscire a concentrarti a casa, è meglio allontanarsi e uscire. Portare il proprio notebook in una libreria, in un caffè o in un parco, magari dotandosi di internet con wifi può essere la soluzione per riuscire a superare momenti di stallo e rendere il proprio lavoro più piacevole. Ovviamente sempre se si ha la capacità di potersi staccare dalle distrazioni circostanti.
4) Vestirsi e sentirsi a lavoro
È vero, il sogno di tanti di noi che vorrebbero intraprendere la strada del lavorare da casa seriamente, è quello di restare in pigiama o in tuta, tutto il giorno per sentire davvero l’effetto “rivoluzionario” dello stare a casa lavorando. Il consiglio però è diverso dai sogni e dalle aspirazioni, perché per riuscire a staccare dall’ambiente domestico e spingere il proprio cervello a impegnarsi e a produrre, è necessario che si esca almeno negli abiti dall’ambiente casalingo. Quindi, via da quel bel pigiama accogliente, allontanare l’idea che magari stando a letto si possa comunque lavorare bene e vestirsi come se si volesse uscire, per poi entrare nel proprio ufficio di casa. Gli abiti, infatti, sono un simbolo capace di motivarci e renderci più performanti. Se poi, l’obiettivo a cui si aspirava era quello di lavorare in pigiama, allora nessun problema, l’importante è che questo non influisca sulla percezione di quello che si sta facendo.
5) Sapere quando smettere
Come tutte le cose anche il lavoro può essere un’ossessione e, soprattutto quando si lavora a casa, può essere difficile decidere quando smettere. Per chi è frustrato dal proprio lavoro e non vede l’0ra di scappare dal proprio ufficio, può sembrare comica questa affermazione. Però quando si ottiene la possibilità di poter lavorare a casa, le prospettive cambiano e gli obiettivi da raggiungere possono diventare delle ossessioni. Per questo è necessario sapere quando smettere, staccare la spina e terminare la propria giornata di lavoro, per non sentirsi frustrati e stanchi anche a casa. Ci si può dare un limite temporale e magari farlo indicare da un allarme acustico, stabilire una lista di obiettivi giornalieri raggiunti i quali terminare la propria attività o magari farsi interrompere da un’altra persona così essere obbligati a smettere, se davvero tutto sta diventando un’ossessione.
Questi sono solo alcuni consigli che possono essere utili per organizzare il proprio lavoro da casa seriamente e al meglio, così da non sentirsi oberati da tempi stringenti, potersi godere la propria vita personale pienamente, senza eccessivo stress lavorativo e, soprattutto, assicurando la massima produttività al datore di lavoro.