[highlight]Intervista ad Alessandro Ranzani, che ci ha raccontato del suo percorso musicale ed artistico e dei progetti ai quali si dedica con passione ed entusiasmo.[/highlight]
Hai presente quei metallari da cliché, tutti tatuati, con borchie ovunque e pantaloni di pelle sintetica di dubbia qualità indossati anche a 50 anni? Bene, adesso rimuovi completamente dalla tua mente questa immagine e concentrati su Alessandro Ranzani, che ha il rock nel cuore, nell’anima e nel curriculum, ma è, diciamolo, un gran figo, elegante e fascinoso. Se a tutto questo aggiungi una voce pazzesca e una vera, sana, profonda, passione per la Musica (con la M maiuscola) avrai più o meno un’idea chiara di chi sia questo artista che ho il piacere di intervistare oggi per il nostro piccolo giornale.
Dalla scena musicale underground milanese della seconda metà degli anni ’90 – gli anni di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, per intenderci – con la band Movida, con la quale è tornato a calcare i palcoscenici in occasione del ventennale dalla nascita del gruppo, al suo progetto indipendente #IlRanzani, passando per i provini di X Factor ed il suo lavoro di istruttore di tennis in quella città meravigliosa che Londra, Alessandro ha ripercorso per noi il suo viaggio.
Allacciati le cinture, che si parte.
Ciao Alessandro. Ti lascio lo spazio che vuoi per raccontarci chi sei e cosa fai nella vita?
Ciao. Innanzi tutto grazie mille per l’opportunità: è sempre una bella emozione poter trasmettere un po’ di sé in un’intervista. Per cominciare ad “occupare” questo spazio che mi hai gentilmente concesso posso dire che lascerò scoprire a voi chi io sia parlandovi principalmente di quello che faccio. Se poi vi incuriosirò a tal punto da voler scoprire l’uomo dietro alla Musica potrete facilmente trovarmi sui miei canali Social. Inizio quindi con il dirvi che io faccio il cantante, l’autore, il music maker per publishing company e anche il tennis coach, il tutto a Londra dove mi sono trasferito qualche anno fa.
London è stata una scelta di vita per il mio viaggio: arricchimento personale e professionale. Mi ritengo un tipo allegro, socievole, eclettico, riflessivo, che ama le cose semplici della vita perché è proprio lì che si nascondono la bellezza e la poesia.
Vent’anni fa con i Movida hai contribuito a far emergere l’alternative rock in Italia, che fino a quel momento non aveva avuto grandi interpreti di riferimento. Cosa ti è rimasto di quell’esperienza?
I Movida sono una parte di me. Ai tempi ero molto giovane e non mi sono reso per nulla conto che avevamo fatto due dischi così importanti per l’underground rock italiano. Dopo 20 anni infatti sono ancora molto apprezzati.
L’unico rammarico forse è da imputare al mancato raggiungimento della nostra Musica al grande pubblico.
Non è storia recente che sonorità e sperimentazioni a fatica raggiungono l’orecchio del grande pubblico più avvezzo a musicalità più immediate, alcune volte questo genere di Musica di “nicchia” viene addirittura tacciata di una sorta di autoreferenzialità che la eleva come Musica di impegno. Se mi si può permettere un inciso a tal argomento, oggi trovo il ruolo della Musica relegato a elemento di sottofondo.
Sono anche dell’idea che però tutto questo può cambiare, ma dobbiamo essere noi musicisti, a compiere il primo passo. E chissà se qualcosa ci sorprenderà mai…
Proprio per questo ho deciso di intraprendere questo mio nuovo viaggio, libero e indipendente, questo percorso che ha preso il nome de #IlRanzani.
In questo cammino ho deciso ancora una volta di ascoltare il mio cuore e dare fiducia alla Musica e a me stesso: oggi ho voglia di rinascere, ho voglia di credere ancora una volta di poter chiudere gli occhi ed immaginare che i sogni siano alla portata di tutti e che si possano realizzare.
Come mi ripeto spesso il viaggio è la meta stessa… qualsiasi sia la destinazione.
Dopo un periodo di latenza, sei tornato sulla scena musicale con grande entusiasmo, sia con i Movida per i 20 anni dalla fondazione, che con un progetto libero e indipendente? Cosa ti ha spinto a rimetterti in gioco?
Nella mia risposta precedente temo di aver quasi anticipato la tua domanda. È stato il richiamo della Musica, mi ha letteralmente rapito con una sinfonia di Mozart quando avevo solo 11 anni e non mi hai mai più lasciato.
Non riesco a stare senza la mia chitarra e non posso fare a meno di comporre e di dare luce ai miei sentimenti più profondi, di condividerli e di fare in modo che raggiungano più cuori possibili.
Avendo un approccio più maturo dei miei esordi so anche quali sono i limiti ed i confini di questo mio progetto ma sento fortissimo il desiderio di scrivere e di crescere ancora, artisticamente e professionalmente, di muovere un passo al giorno verso quella meta magica che si chiama Musica.
Sui miei canali Soundcloud e YouTube nell’ultimo periodo infatti sono piuttosto attivo e arriveranno nuove chicche a breve.
Per quanto riguarda i Movida, sono felice di condividere il palco dopo 20 anni con i “ragazzacci” (semi cit. Piero Pelù) della band.
#IlRanzani, cantante autore, si lascia trasportare dalla magia della Musica e spero che sia un viaggio supersonico.
La destinazione, come il viaggio, saranno sicuramente la ricompensa più grande.
Quanto è cambiato il tuo approccio alla musica, sia fruita che suonata, rispetto ai tuoi esordi?
Beh, diciamo che prima avevo un approccio da sognatore e poco concreto. Il che aveva sia dei pro ma anche delle conseguenze.
L’essere naïve aiuta a mantenere la freschezza di un testo o di accordi, ma la vita reale è fatta di cose tangibili e la testa a volte non può essere sempre in the clouds… (tra le nuvole) anche se la Musica è in grado di farti volare.
Musicalmente, per certi aspetti sono tornato alle origini, alle sonorità di quando avevo 14 anni, new wave, post rock, contaminate dalla vita di oggi e dalle novità come l’elettronica o un set up semplice guitar and vocals.
La Musica, non a caso lo scrivo con la M maiuscola, è un continuo arricchimento, una continua scoperta e una costante esplorazione di generi anche diversi fra loro.
Che rapporto hai con i social network?
Mi sono appassionato da poco al mondo dei Social Network. Dentro di me c’è una gran voglia di esplorazione e comprensione del mezzo: sono tornato bambino con la curiosità che li contraddistingue e la voglia di emozionarsi anche per le piccole cose.
I Social Network hanno rivoluzionato il nostro modo di vedere il mondo e senza dubbio sono un mezzo davvero potente per coinvolgere persone che difficilmente riusciresti a raggiungere con i canali standard.
Sto sperimentando e mi sto impegnando a mio modo per entrare in questo mondo, ma lascio che siano gli esperti come te a dirmi se sto facendo un buon lavoro, e se hai dei consigli per me sono sempre pronto ad imparare.
Il grande vantaggio di questo modo di comunicare è dettato dal fatto che questo mio viaggio è, oltre che simbolicamente, veramente condiviso con tutti i miei amici/che.
Tramite Facebook, Twitter e Youtube posso mostrare una parte del mio mondo, con lo stesso trasporto che ci metto nel comporre le mie songs, e tutti rispondono con una parte del loro… trovo che questo scambio sia bellissimo.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=3m8_q9A4wqk]
Un po’ a sorpresa, almeno se si pensa al tuo passato, hai partecipato alla prima fase di selezione di X Factor. Cosa ne pensi di questo format e perché hai deciso di provarci?
Non ho mai partecipato a un reality e nemmeno a un talent. A London ho fatto diverse audizioni e penso che continuerò a farle.
I format televisivi sono sulla bocca di tutti e io sono attratto dalle novità e da tutto ciò che non ho mai fatto prima. Volevo farmi un’idea mia e avvicinarmi a questo mondo, lo ammetto sono un tipo molto curioso e amo toccare con mano le cose prima di farmi un’opinione.
Devo dire che è stato davvero emozionante condividere la giornata con persone che come me inseguono un sogno, avere l’opportunità di vivere con loro questa esperienza e iniziare a comprendere se la macchina di Star System è davvero utile per chi ha talento o se è solo un modo per generare business dei suoi creatori.
Non ho ancora grandi risposte perché, nonostante abbia passato ben 2 provini, non ho ancora ricevuto la convocazione con i giudici concordata entro fine giugno… che sia l’ennesimo ritardo Italiano?
Rimango in ascolto e spero di avere novità da condividere con voi prestissimo.
Io ti auguro di superare le Selezioni e accedere alla fase finale del talent targato Sky. Ma nel frattempo, dove possiamo sentirti suonare, e quali sono i tuoi progetti futuri?
Live in Italia sarò con Movida il 31 di Luglio a Ubiale supporter a Lacuna Coil: ultima data per quest’anno. Ma la Musica non si ferma e a brevissimo uscirà un nuovo pezzo a cui tengo molto e molti altri che credo abbiano il giusto appeal anche a livello internazionale.
Per settembre poi ci sono in ballo grandi novità e magari altre date che annuncerò sui miei canali social. Non vi resta che seguirmi ;-).
Che dici, te li lascio?
Eccoli qui:
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Ancora grazie, di cuore, per avermi dato voce, per essere fra quelle persone che ancora credono nella Musica d’autore e che le concedono uno spazio.
Non mi resta che invitarti ed invitare tutti ad unirsi a questo viaggio con destinazione Musica. Keep in touch.
#IlRanzani
Grazie a te Alessandro, e buon viaggio!
Photo Credits immagine di copertina: Michele Ranzani