[highlight]Il convegno si è svolto a bordo della MSC Fantasia, ormeggiata al Molo Beverello di Napoli.[/highlight]
L’evento Etica delle Professioni, organizzato da Società Eventi Internazionali, dal CUG (Comitato Unico di Garanzia) e dal CUP (Comitato Unico delle professioni) Napoli e Campania ha riunito esponenti dei principali ordini professionali per rimarcare l’importanza del ruolo delle donne nel mondo del lavoro, sottolineando la necessità di un cambiamento radicale che permetta di riconoscere i meriti indubbi al così detto sesso debole.
Se numericamente infatti la disparità tra i due sessi sembra essersi colmata sussistono ancora discriminanti differenze quali la forbice tra la remunerazione riconosciuta, a parità di titoli e ruoli , agli uomini rispetto alle omologhe professioniste.
La suggestiva ambientazione della nave da crociera ha reso ancor più gradevole il dibattito che si è ben presto tramutato in una corale richiesta di collaborazione ad un progetto che dovrebbe coinvolgere tutta la società e della quale essa stessa beneficerebbe enormemente.
Antonella Bozzaotra , Vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, ha posto l’accento su quanto ad oggi la battaglia per una presunta parità abbia snaturato il problema.
[quote]Le differenze tra uomini e donne esistono e vanno salvaguardate, anzi addirittura esaltate[/quote]
Ci sono caratteristiche peculiari di ambo i sessi che non vanno appiattite ma integrate affinché si ottenga un risultato eccellente in ogni settore.
Essere delle professioniste non può essere un deterrente ad essere madri, mogli, compagne né può essere accettabile il contrario.
Si sono alternate nel dibattito Egle Acone – Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola; Paola Marone – Vice Presidente Ordine degli Ingegneri di Napoli; Amelia Scotti – Presidente Comitato Pari Opportunità, Vice Presidente Commissione ICT ODCEC Napoli; Immacolata Troianiello –Consigliere Ordine Avvocati di Napoli;
Donne appassionate, ironiche, femminili, competenti tutte complici nel sostenere una battaglia annosa ma non impossibile da vincere.
L’ottimizzazione delle competenze e l’integrazione dei ruoli infatti non potrebbe che portare ad un più elevato livello della qualità della vita sia lavorativa che familiare.
Potremmo lavorare tutti meglio e, di conseguenza, di meno in termini di ore/lavoro in modo da lasciar spazio agli affetti ed agli altri aspetti troppo spesso trascurati nel nostro quotidiano.