[highlight]Il 10 giugno scorso, presso la Libreria Cafè Eva Luna, è stato presentato il libro “Del Fare e del Disfare” di Lucia Pizzi. Singolare psudo biografia del Prof. Francesco De Sio Lazzari [/highlight]
Ci sono luoghi di per sé pregni di energie e predisposti ad essere la culla di emozioni e di incontri magici, la Libreria Cafè Eva Luna è uno di questi.
Non a caso prende il nome da uno dei romanzi di Isabelle Allende, una che sull’argomento spiritualità la sa lunga.
Ma la Allende è una paladina anche delle donne, quelle appassionati, forti, intelligenti belle perché belle di proprio e perché risplendono del sacro fuoco che incendia la loro anima.
E proprio donne “allendiane” sono quelle che hanno organizzato e partecipato attivamente alla presentazione di “Del fare e del disfare”, ultimo lavoro di Lucia Pizzi definito “un libro insolito per un insolito personaggio”.
L’autrice si è immedesimata per raccontarne la storia in Francesco De Sio Lazzari, docente di storia delle religioni presso l’Università Orientale.
Delicato a particolare il lavoro di Lucia che è dovuta uscire dai propri ricordi per rientrarci nelle vesti di Francesco e così potersi raccontare.
Ci sono incontri che ti cambiano la vita e quello con il Prof. De Sio Lazzari deve essere uno di quelli.
Alla presentazione sono presenti alcune delle sue ex studentesse che ben presto trasformano la discussione in un vivace susseguirsi di ricordi, di emozioni condivise, di opinioni mai espresse.
Si ha quasi paura di disturbare, di intromettersi in una rimpatriata tra “vecchie” amiche che si sono ritrovate per celebrare il loro maestro ma anche loro stesse, le ragazze che erano e le donne che sono diventate.
Come altre volte è già accaduto nei locali a ridosso di Piazza Bellini e nell’ adiacente cortiletto più che ad un evento letterario di partecipa ad esperienza sensoriale .
Il testo e la sua autrice sembrano passare in secondo piano ma in realtà ciò che avviene è molto più sottile; si viene rapiti dall’atmosfera, permeati da sensazioni che poi ci si porta con sé e che non possono essere scisse dalla curiosità di saperne di più di questo signore, Francesco, che ha tanto segnato i percorsi di vita delle sue studentesse.