[highlight] L’attrice siciliana porta al teatro Bellini di Napoli lo spettacolo Sono nata ventitré in cui racconta la sua vita in una tre giorni tutta da ridere. [/highlight]
Lo spettacolo di Teresa Mannino “Sono nata il ventitré” arriva a Napoli e non delude le attese, con la cabarettista abile a regalare battute, risate e tanta simpatia al pubblico del Teatro Bellini di Napoli.
L’attrice siciliana di Palermo, resa famosa al grande pubblico con Zelig e tra le donne più invidiate per la pubblicità tormentone con Raoul Bova, si dimostra una vera e propria one girl show capace di padroneggiare il palco e coinvolgere il pubblico con tante battute e simpatia.
Proprio come aveva dichiarato in un’intervista a Vanity fair, il suo spettacolo è coinvolgimento.
[quote]Ogni volta che devo salire sul palco, ascolto il pubblico. Se sento chiacchierare dico al mio staff dietro le quinte: pubblico rumoroso, ovvero stasera ci divertiamo; se sento che sono tutti molto taciturni dico: pubblico silenzioso, ovvero stasera l’è dura. [/quote]
Lo spettacolo
Il monologo si intervalla con un continuo scambio con il pubblico con domande, dialoghi e scambi di battute, importanti per riscaldare l’ambiente e a creare la sintonia necessaria.
La simpatia di Teresa non ha impiegato tanto per conquistare i napoletani che l’hanno accolta calorosamente e con enorme simpatia.
Lo spettacolosi è rivelato intimo, con l’attrice siciliana che racconta la propria storia al pubblico con aneddoti più o meno realistici per farlo entrare nella propria vita.
Si inizia dai libri, dall’analisi dall’Odissea e dalle figure di Ulisse e Penelope presi come modello dell’uomo e della donna da mettere alla berlina nei loro difetti e si arriva ai pomeriggi di Palermo a giocare come si faceva un tempo rischiando quasi la vita oppure quando andava a mare nella cinquecento della madre in otto persone.
One girl show
Il punto di vista è quello di una donna che ci fa compiere un viaggio tutto da ridere, l’infanzia a Palermo e le tante emozioni, le delusioni e i tormenti presi tutti a ridere.
Si ride del grottesco rapporto tra genitori e figli, dell’amicizia e dei tradimenti, delle paure (quella di volare soprattutto) e dei confronti della vita del passato e quella delle nuove generazioni. Gli aneddoti della Palermo degli anni 70-80 in cui è cresciuta. La città povera spesso senza acqua potabile ma in cui si creavano legami profondi e indissolubili nonostante la distanza e il tempo.
Queste emozioni emergono nello spettacolo perché l’attrice siciliana cerca di creare un insieme con il pubblico
[quote]Lo spettacolo è un monologo fatto con la voglia di stare con la gente, per divertirci insieme. Ogni sera il pubblico è sempre diverso, si incontrano tanti tipi di persone, per questo il teatro è magico.[/quote]
La tournée teatrale dopo le date di Napoli (28-29-30 aprile) proseguirà in tante grandi città del centro sud Italia.