Impronte Sonore presenta “Un Simposio in Jazz” di Mario Manzi

[highlight] “Un Simposio in Jazz” è la fusione di cinque tracce, elaborate da Mario “Simposio” Manzi, che spaziano fra atmosfere e sinestesie pronte a stimolare l’ascoltatore [/highlight]

Il jazz in Italia ha una propria identità e una propria storia. Nasce agli inizi del ‘900 ed assume connotati propri, diventando a pieno titolo un vero e proprio genere musicale. Il jazz è, per sua natura, una musica mutante, in continua evoluzione, sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e contaminazioni.

Anche se oggi non assistiamo più a fenomeni di rottura epocali come il free jazz o il be bop, la musica improvvisata di matrice afroamericana è sempre vitale, fresca, in costante bilico tra modernità e tradizione.

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Nel nuovo album di Mario “Simposio” Manzi, “Un Simposio in Jazz”, il jazz moderno si fonde con il genere funk, unito a ondate di blues e bossa nova. Il funk nacque negli USA negli anni ’50 ed era una manifestazione di unione della ritmicità e delle impronte sonore dei generi musicali più disparati. Fu accostato al jazz per indicare un approccio musicale rude e libero da sofisticazioni, legato al blues, con riff ripetitivi e con un ritmo incalzante. Tutto ciò si sposa benissimo con l’album “Un Simposio in Jazz”; dalla fusione di tali generi si può notare l’evoluzione dell’ispirazione poco comune agli attuali “suoni giovani”, i quali stanno contaminando la musica italiana.

“Life’s Joy”, “At Midnight”, “Latin Melancholy”, “Walking in Rio” e “Smooth Song” ecco i titoli dei cinque brani che compongo il disco di Mario Manzi. La protagonista di tutti i brani è la chitarra, il suono delle sue sei corde è sempre accompagnato da sessioni didattiche e da applicazioni studio e live. Il venticinquenne bruniano è un musicista elettrico che ha concentrato tutto il suo essere nelle forme più tangibili e autentiche della musica.

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Si passa da un suono reale, consistente, corporeo, tanto da sembrar possibile toccarlo, di “At Midnight” ad uno fluido, levigato, romantico di “Smooth Song”; dalla ritmica del Sud America di “Latin Melancholy” all’ evanescenza di “Life’s Joy” e ai suoni illusori di “Walking in Rio”.

[quote]“Un Simposio in Jazz” è la mia personalità incisa su disco; ho preso quanto di più stimolante dalla musica ed ho provato a dare una forma originale attraverso la chitarra, strumento con cui sono cresciuto e che riesce ad esprimere al meglio le mie emozioni. È un viaggio di cinque tracce fra atmosfere e sinestesie pronte a stimolare l’ascoltatore, un percorso del senso uditivo dove non c’è mai una violenta invasione.[/quote]

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Le passioni più viscerali del progetto strumentale di Mario “Simposio” Manzi sono rielaborate e raccolte in questo EP, “Un Simposio in Jazz”.

Il disco “Un Simposio in Jazz” sarà disponibile a partire dal mese di aprile 2015 in formato CD.

Photo Credits: Giacomo Ambrosino Photographer per GMPhotoAgency

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