[highlight]Nel 2016 uscirà al cinema il biopic su Enzo Ferrari, interpretato da Robert De Niro e diretto (forse) da Clint Eastwood.[/highlight]
Robert De Niro è un noto attore americano, uno dei più famosi e amati di sempre, che ha lontane origini italiane (i bisnonni paterni erano di Ferrazzano, in provincia di Campobasso).
Apprezzatissimo soprattutto per l’interpretazione di importanti ruoli drammatici, De Niro ha sempre palesato la sua passione per la cultura e la tradizione italiana, come ogni buon italo-americano cresciuto in Little Italy – e non è un caso che nel 2006 l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni gli conferì la cittadinanza e che la miglior prova di sé De Niro l’abbia data vestendo i panni del giovane Vito Corleone ne Il Padrino – Parte II.
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Ritorno in Italia
Nel 2016 – ormai è certo – l’attore tornerà ad incrociare la strada della sua carriera con quella delle sue origini. Sembra infatti destinato ad andare in porto il progetto Ferrari, film biografico che racconta la storia di Enzo Ferrari a cui proprio De Niro darà volto.
[quote]Per me è un onore e una gioia raccontare la vita di un uomo fuori dal comune che rivoluzionò il mondo dell’automobile e attraversò periodi storici e sociali diversi, dal fascismo alla democrazia, dalla guerra al benessere economico.[/quote]
Ha dichiarato l’attore a Il Messaggero confermando così il suo interesse mai nascosto per il personaggio Ferrari. Un progetto simile, infondo, stava già prendendo forma ad inizio secolo, caldeggiato dal regista e produttore Michael Mann, quello de L’ultimo dei Mohicani, che tra l’altro aveva già diretto De Niro in Heat – La sfida. Il budget a disposizione di Mann era di circa 65 milioni di dollari ma, per motivi diversi, il progetto fu interrotto. Anche allora Robert De Niro aveva dato la sua disponibilità per interpretare il ruolo di Ferrari. Un desiderio che l’attore realizzerà quasi autonomamente, in quanto il film sarà prodotto da Tribeca – la casa cinematografica da lui fondata nel 2003 – in collaborazione con Triworld dell’italiano Gianni Bozzacchi.
Il film
Si tratta di un ambizioso progetto quindi che, è inevitabile, attinge molto dall’Italia e “rilancia” in un certo senso anche il Made in Italy vecchio stampo. La trama è incentrata sulle vicende di Enzo Ferrari che vanno dal 1945, due anni prima della nascita del marchio Ferrari come azienda automobilistica, fino al 1988, anno della morte dell’imprenditore italiano. Sullo sfondo, gli avvenimenti storici che sconvolsero il Bel Paese dal secondo dopoguerra agli anni del boom economico e poco oltre.
Gran parte della pellicola, come dichiarato dallo stesso De Niro, è basata sulle interviste rilasciata da Ferrari ad un’altra grande personalità del nostro paese, Gianni Minà il cui lavoro giornalistico ha fatto storia nei decenni precedenti al nuovo millennio.
A giudicare dalle premesse, la figura di Enzo Ferrari è in ottime mani dato che Robert De Niro ha già recitato in altri biopic, entrambi diretti da Martin Scorsese: Toro scatenato (che gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista, nel 1981), basato sull’autobiografia del pugile Jake LaMotta e Casinò (del 1995), ispirato alle vicende di Frank “Lefty” Rosenthal.
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Clint Eastwood alla regia?
Dopo l’ottima prova esibita in American Sniper, dove raccontava l’incredibile storia del cecchino americano Chris Kyle, Clint Eastwood potrebbe tornare alla regia di un biopic. Il nome più caldo, per quanto riguarda la realizzazione di Ferrari, infatti, è proprio quello dell’ottantacinquenne regista di San Francisco.
Eastwood sta prendendo molto sul serio la proposta di dirigere il film prodotto da Tribeca e sta già studiando la sceneggiatura di Stephen J. Rivele e Christopher Wilkinson. Ovviamente, immaginare Robert De Niro diretto da Clint Eastwood nei panni di Enzo Ferrari è qualcosa di molto allettante: un pensiero che già da ora, con un anno d’anticipo, riesce a far fremere i botteghini di tutto il mondo.
I film su Ferrari e il ritorno di Michael Mann
Raccontare un grande personaggio come Enzo Ferrari è impresa ardua già di per sé. Nel mondo del cinema, poi, in questi casi si va sempre incontro ad un bivio: da una parte il successo e l’immortalità della pellicola, dall’altra il grande flop.
In questo caso, i confronti a cui si espongono De Niro e forse Eastwood sono abbastanza modesti, soprattutto se comparati all’enormità delle risorse che mette a disposizione Hollywood. Enzo Ferrari ha ovviamente già ispirato molti artisti, in Italia ma anche all’estero. Qui da noi l’ultimo e più famoso tentativo di ridare vita alla leggenda porta la firma di Carlo Carlei e il volto di Sergio Castellitto, rispettivamente regista e protagonista della serie Ferrari, andata in onda su Canale 5 nel 2003.
Ma ancor più interessante è il confronto/sfida che si profila all’orizzonte tra il film con De Niro e quello che molto probabilmente riuscirà a portare a termine Michael Mann. Sì, proprio lui. Perché risale a pochissimi giorni fa la notizia che vuole il regista di Chicago a capo del progetto da lui tanto agognato.
L’accordo con il gruppo Cecchi Gori Media sembra davvero giunto nella fase più calda, ormai mancano solo i finanziatori che potranno venir fuori durante l’imminente Festival del Cinema di Cannes.