[highlight]Troppo lavoro genera stress, e lo stress ci rende stanchi e tristi. Ecco come imparare ad essere felici[/highlight]
Il nostro lavoro assorbe completamente le nostre vite, cancellando così il confine tra vita professionale e privata e costringendo così la mente circoscriversi al lavoro.
Questo ci rende sempre più stressati, nervosi e tristi, e non va bene. Ma la scienza ci viene in soccorso, spiegandoci come insegnare al nostro cervello ad essere felici.
Scopriamo insieme come.
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Effetto Tetris
Il Tetris è un videogioco di logica e ragionamento; i vari pezzi del gioco del Tetris si chiamano tetramini, ciascuno composto da quattro blocchi, che cadono giù uno alla volta. Il compito del giocatore è ruotarli e muoverli in modo che creino una riga orizzontale di blocchi senza interruzioni. Molte ricerche sostengono che chi gioca a Tetris per troppo tempo si avvia all’analisi del mondo in un “Come faccio a fare delle linee rette.”
La stessa cosa accade anche ad altre persone a livello cognitivo. Di recente è stato condotto uno studio con soggetti che, nella vita, si occupano di fiscalità e revisioni contabili. In linea di massima queste persone tendono a realizzarsi professionalmente e ad avere successo, ma lavorano dalle otto alle 14 ore al giorno con gli occhi fissi sui moduli fiscali, alla ricerca di eventuali errori.
Questa dedizione li rende molto bravi ed esperti nel loro campo, ma una volta terminato l’orario di lavoro tendono a portare il loro essere “fiscali”, e sempre alla ricerca di errori, anche in famiglia.
Durante lo studio due membri del personale della compagnia hanno stilato un elenco degli errori che le proprie mogli stavano compiendo. Questo è un tipico feedback negativo dell’ “Effetto Tetris“.
Dopo questa prima fase, gli studiosi hanno allargato il campo di ricerca alla professione degli avvocati, che negli USA sono la categoria con il più alto tasso di depressione. Perché?
Si è scoperto che molti di loro una volta giunti a casa comincino a “deporre” i loro figli o pensino al tempo che trascorrono con i loro cari in termini di ore fatturabili. Gli avvocati sono anche quelli che divorziano più spesso, ma perché? Perché hanno addestrato le proprie menti a cercare il male nella vita, in quanto pessimisti di professione.
C’è un modo per salvare la vostra mente da questi cicli negativi ed essere felici? Ebbene Sì.
Essere felici
È necessario allenare la propria mente a cercare le cose buone della vita. Può essere semplice come contare le tue benedizioni: elenca tre cose a cui sei grato ogni giorno. In questo modo potrete iniziare ad abituare la vostra mente a concentrarsi sul lato positivo della vita.
Questa tecnica è stata dimostrata più volte e si conferma puntualmente ogni volta che viene messa nuovamente in discussione. Uno dei motivi per i quali le persone anziane sono più felici è perché si circondano di bene per dimenticare il male. Il giudizio retrospettivo è l’analisi delle persone che sono sempre felici, che dunque usano inconsapevolmente il consiglio di vivere secondo le leggi del positivismo.
La cosa fondamentale è porre gli eventi passati, vissuti negativamente, sotto una luce positiva facendo si che lo si ricordi come un momento buono. Non è semplice, ma è una soluzione molto efficace; un esempio è l’esercito che insegna ai soldati ad essere sempre ottimisti, nonostante i momenti orribili trascorsi, in modo che siano più intraprendenti e coraggiosi.
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Bisogna entrare nell’ottica di voler migliorare le cose, di voler avere una vita come la sognano i bambini. L’ottimismo è l’anticamera della felicità.