Sessualità e Tabù allo Slash di Napoli

[highlight]Presentazione del discusso libro Tabù, 19 racconti a firma di Chiara Tortorelli[/highlight]

Il comunicato stampa che lo annunciava aveva sottolineato che non si sarebbe trattato di una semplice presentazione di un prodotto editoriale, ma di un evento contenitore che, traendo spunto dal bel libro di Chiara Tortorelli, Tabù, avrebbe affrontato da diverse angolazioni il tema della sessualità e dei tabù ad essa inevitabilmente vincolati, e così è stato.

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Quello che però non poteva essere anticipato è che ci si sarebbe trovati a trascorrere una deliziosa e stimolante serata in compagnia di interlocutrici intelligenti, ironiche e sagaci con le quali confrontarsi con leggerezza, ma non con superficialità, su tematiche troppo spesso relegate alle conversazioni private.

Tabù, che per inciso merita di essere letto, ha rappresentato davvero lo spunto per percorrere itinerari divertenti ed affascinanti complice l’atmosfera soft ed amichevole dello Slash, il locale che ha ospitato l’incontro.

chiara tortorelli tabù

Isa Palisi, giornalista compagna di scuola di Chiara e moderatrice della serata, ha più volte con abilità riportato la discussione sull’analisi del testo presentato ma, a mio avviso, le divagazioni non ne hanno sminuito l’importanza anzi hanno fatto sì che l’opera della giovane autrice si arricchisse ulteriormente.

Chi ha avuto il piacere di essere presente, infatti,  porterà con se il ricordo dei filmati girati dal collettivo Passaggio Segreto che ci hanno rivelato o confermato, effettuando interviste per strada ( tra gli intervistati casualmente il musicista Marco Zurzolo), che molti di noi non conoscono parti anatomiche quali l’imene e il glande, sebbene diffuse piuttosto comunemente nel nostro intercalare, che ancora molti uomini sostengono di saper riconoscere un orgasmo simulato, sebbene qualche dubbio si sia insinuato nell’atavica certezza, che la masturbazione è un tema che ancora imbarazza.

I presenti ricorderanno Sara Eba Di Vaio, sessuologa, ed il garbo con cui ha introdotto e trattato il tema delle perversioni soft, della paura manifestata dai suoi pazienti di non avere gusti cosiddetti normali, della difficoltà di comunicazione tra uomo e donna anche in ambito sessuale, dell’importanza di prendersi cura delle proprie voglie e di quelle del partner senza dare nulla per scontato né, al contrario, demonizzando desideri e fantasie.

L’ amore come il sesso – non sempre vanno a braccetto – hanno bisogno di potersi esprimere liberamente ed è auspicabile che lo facciano anche attraverso il gioco.

Leggendo il libro di Chiara non si potrà non ricordare Francesca e La (sua) Valigia Rossa, in pendant con le magnifiche scarpe in tinta, che incarna con la sua fisicità l’dea di un corpo sensuale, allegro, consapevole ed ammiccante e che ancor prima che i microfoni venissero accesi  suscitava interessi e curiosità con l’ esposizione del suo campionario di gadget, cosmetici, e svariati prodotti destinati alla cura della persona ed al piacere sessuale .

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Ci si ricorderà sicuramente anche della performance del Burlesque Cabaret Napoli che ribadisce l’importanza del gioco come arma di seduzione e di auto-celebrazione di se a  dispetto dei canoni di bellezza e forma fisica convenzionali.

Tutto ciò non ha messo in ombra Chiara, il suo lavoro, la sua verve, il suo fascino ma al contrario lo ha incastonato in un puzzle più ampio il cui risultano finale si è rivelato sorprendentemente piacevole.

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