[highlight]Le tendenze del Mercato del Lavoro attraverso il web come strumento di ricerca[/highlight]
Obiettivo Lavoro ha promosso e realizzato, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà, una interessante ricerca sull’andamento del mercato del lavoro nel nostro Paese.
La ricerca si è avvalsa della rete, che è uno strumento sempre più utilizzato per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Il Web, cioè, come opportuno mezzo per facilitare le persone, con le giuste competenze ed attitudini, a trovare una concreta opportunità di lavoro o, addirittura, a cambiare azienda o occupazione.L’incontro tra domanda ed offerta ha bisogno, ad ogni buon conto, di altri strumenti e servizi dedicati per essere effettivamente realizzato.
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Spaccatura tra Nord e Sud
La ricerca, molto accurata, ha analizzato poco più di 360.000 ricerche di personale, durante un intero anno. I dati emersi confermano, anzitutto, la spaccatura tra zone diverse del Paese anche sotto questo profilo. Le differenze marcate, evidenziate dalla ricerca, non sono solo figlie della situazione economica delle zone, quanto anche del diverso modo, praticato dagli imprenditori, nella ricerca di personale.
Al primo posto, percentualmente, si trovano le regioni del Nord Ovest, quelle per intenderci del triangolo industriale, con il 47% del totale delle richieste del mondo delle imprese. Al secondo posto si classificano, con il 31% le regioni del Nord est, soprattutto Veneto.
Il fanalino di coda è rappresentato dal Sud e dalle isole, dove la percentuale di offerte di lavoro raggiunge appena il 6%.
Le professioni più richieste
Dall’analisi è emerso che nei mesi di Febbraio e di Ottobre vengono pubblicate on line il maggior numero di offerte di lavoro. Per quanto riguarda le posizioni più richieste, la ricerca sottolinea come a crescere siano sempre più le professioni tecniche, con picchi di oltre il 30%. Al secondo posto, con il 13%, si classificano le professioni di elevata specializzazione, scientifiche ed intellettuali. Al terzo posto, con una percentuale dell’11% si piazzano le professioni afferenti ruoli esecutivi nel lavoro d’ufficio.