[highlight]La piattaforma italiana di video on demand si espande in Europa[/highlight]
Trascorrere una serata all’insegna del relax grazie alla visione dei film o delle serie tv preferite comodamente distesi sul divano di casa, ovvero mettere in pratica ciò che è sintetizzato nella formula ormai comune “Netflix and chill” è possibile per gli italiani anche senza Netflix, o meglio anche prima che il colosso statunitense sbarchi in Italia, come previsto per il 2015. Chili and chill potrebbe essere la soluzione, dal momento che è proprio Chili Tv il nome della piattaforma tutta italiana per la distribuzione di film in streaming che intende espandersi anche in altri Paesi europei. La prima piattaforma italiana di video on demand nasce nel 2012 come servizio offerto ai clienti Fastweb, per poi rendersi totalmente indipendente dall’azienda di telecomunicazioni attraverso l’acquisto da parte dei sei manager che la gestiscono del 30% delle quote che ancora appartendevano a Fastweb, il che ha consentito poi un aumento del capitale pari attualmente a 8 milioni di euro finalizzati all’espansione internazionale. I mercati a cui Chili punta sono Austria, Polonia, Germania e Regno Unito.
Si tratta di un progetto ambizioso per quella che è ancora una realtà relativamente piccola come Chili Tv. I clienti attivi sono circa 400 000 e la crescita media mensile oscilla tra i 20 e i 30 000 utenti. Basti pensare che Netflix conta negli Usa 40 milioni di abbonati. Eppure, il fatto che il mercato relativo al noleggio e all’acquisto di film online sia ancora molto limitato rispetto a quello statunitense e che però assista a una lenta ma graduale crescita fa ben sperare il presidente Stefano Parisi. Il paragone con gli Usa non è possibile, ma ciò non implica la possibilità di allargamento del mercato potenziale europeo, dove il 70% dei possesori di smart tv utilizza queste ultime come fossero ancora le precedenti tv non connese, magari all’insegna di una start up made in Italy.
Persino la concorrenza con il più grande in fatto di video on demand, Netflix, non preoccupa Chili. La presenza del colosso in tre dei Paesi scelti per l’espansione dall’azienda, Austria, Germania e Regno Unito, e il suo prossimo arrivo negli altri due, Italia e Polonia, non può, infatti, che produrre paradossalmente effetti benefici relativi al modellamento delle abitudini dei consumatori. Il colosso statunitense potrebbe contribuire alla realizzazione di una maggiore consapevolezza di questo tipo di servizi laddove spiegare in cosa consistessero i video on demand si è già rivelata un’impresa non facile per Chili Tv presso clienti italiani non ancora sensibilizzati alla fruizione di simili offerte. Di certo non sarà altrettanto vantaggioso il confronto con lo sterminato catalogo che Netflix propone ai propri clienti.
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Rspetto invece ai maggiori concorrenti italiani, come Mediaset Infinity, iTunes e Sky on demand, emergono immediatamente i punti di forza di Chili. Il catalogo di Chili Tv è di 5000 film, contro i circa mille di iTunes. A parte il numero di film ciò che fa la differenza è l’aiuto nella scelta, facilitata da Chili che punta sulla conoscenza del cliente, sulla previsione dei suoi interessi, proponendo soluzioni congeniali a lui e alla sua famiglia. Inoltre, consapevole del fatto che l’80% dei consumi si concentra sui film di prima visione, Chili li mette a disposizione prima degli altri e a un prezzo inferiore.
Il vantaggio di Chili tanto rispetto a Netflix quanto rispetto ai concorrenti italiani è, infine, che consente l’acquisto senza obbligo di abbonamento.
Il nemico comune di qualsiasi venditore di film in streaming? Resta sempre la pirateria. L’ossigeno dello streaming illegale, che ha un valore stimato di circa 400 milioni di euro l’anno, è la possibilità di distribuire i film usciti nelle sale nei tre mesi immediatamente successivi, prima dei quali gli stessi film non possono essere distribuiti per legge legalmente su altre piattaforme.