[highlight]Le nuove leve del cantautorato italiano hanno trovato una vetrina[/highlight]
La discografia italiana è in crisi da un pezzo, e non è solo colpa della pirateria e del download illegale di album e canzoni nel formato .mp3. Come in altri settori produttivi del nostro sgangherato Paese, i problemi sono di natura strutturale, e non è facendo battaglie sterili in difesa del diritto d’autore e del copyright che si risolvono. In realtà, se ci pensate bene, la diffusione sul web di album e brani musicali, in maniera lecita o meno, ha consentito a molti artisti di emergere dal grigiore del settore, puntando su YouTube, in passato su MySpace, oggi sui social network.
Lo streaming musicale ha fatto il resto, con varie piattaforme oggi a disposizione, da Deezer a Soundcloud, passando per Spotify, a cui abbiamo dedicato già un articolo in passato.
Proprio su Spotify molti cantautori emergenti o poco noti al pubblico generalista, ma famosissimi nel mondo underground, hanno potuto sfruttare questo potentissimo strumento per farsi conoscere. In effetti, da qualche settimana alle playlist realizzate da Spotify Italia ce n’è anche una dedicata proprio ai nuovi cantautori italiani, all’interno della quale sono contenuti 26 brani di alcuni dei più interessanti autori della scena musicale contemporanea, come Brunori Sas, Appino, Lo Stato Sociale, Dente, I Cani.
Canzoni molto belle e artisti che meritano di essere scoperti. Grazie a Spotify.