[highlight]Nella tappa napoletana del tour, i tre tenorini dedicano Memory di Barbara Streisand al giovane Davide Bifolco[/highlight]
Dopo lo strepitoso successo ottenuto oltreoceano e in Italia con le tappe di Taormina e Pescara, Il Volo “atterra” il 12 settembre all’Arena Flegrea di Napoli con il suo strepitoso concerto.
I tre giovanissimi tenori, scoperti durante la seconda edizione di “Ti lascio una canzone”, il talent show canoro di Rai 1 condotto da Antonella Clerici, si accompagnano sempre a grandi artisti durante le tappe dei loro tour: a Taormina e a Pescara, ad esempio, sono stati accompagnati dal fisarmonicista abruzzese, Daniele Falasca. Per la data di Napoli, invece, a salire con loro sul palco il chitarrista Gianni Guarracino e il grandissimo sassofonista James Senese.
Il Volo
Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble compongono un trio che, nonostante la giovane età (appena ventenni) ha riscosso un successo in America e in Europa mai visto prima. A trasformarli in un trio vocale è stato un produttore di successo e d’esperienza, Tony Renis.
Durante la loro seppur breve carriera hanno avuto la fortuna di duettare con artisti di grande spessore, come la “Funny Girl” Barbra Streisand, una delle pochissime artiste al mondo a poter vantare la vittoria di un Oscar, un Emmy, un Grammy e un Tony Award, a dimostrazione di una carriera di grande successo al cinema, nella musica, in Televisione e nei Musical. In seguito, con l’uscita del loro secondo album “We are love”, hanno duettato con il Maestro Placido Domingo e Eros Ramazzotti.
Il successo internazionale del trio è evidente anche nella produzione di dischi in molte lingue, tra cui inglese, francese e spagnolo. Ciò nonostante, i brani più amati dai fan sono le canzoni in lingua italiana, in particolare quelle in dialetto napoletano, grandi classici della musica lirica e leggera nostrana. Il loro ultimo disco, però, contiene anche degli inediti, brani lontani dalla lirica, decisamente più pop, con qualche influenza soul, comunque poco adatta all’immagine dei tre tenorini che hanno costruito in questi anni.
All’Arena Flegrea di Napoli
Il concerto si è aperto sulle note di “Un amore così grande” , brano scritto da Guido Maria Ferilli e interpretato da grandi artisti , come Andrea Bocelli, Francesco Renga, e recentemente riadattata dai Negramaro come “inno” della nazionale italiana in occasione dei Mondiali di calcio in Brasile. A seguire hanno interpretato Granada e Tous les visages de l’amour di Charles Aznavour, famosa in italia nella cover italiana di Laura Pausini Uguale a lei.
We are love è il loro inedito, una canzone che è anche un messaggio d’amore e pace.
[quote]Je t’aime, mio amor, io ti amo, we are love. Adoro te, tutto il mondo, we are love. C’è solo l’amore, we are love[/quote]
Piero si è esibito in un brano del suo idolo, Placido Domingo, No puede ser, con una grinta e una passione senza eguali. Dopo la meravigliosa esibizione del tenore siciliano, i tre ammutoliscono gli spettatori con una sensazionale interpretazione di Te voglio bene assaje. Ignazio, dopo un simpatico flashback con i suoi colleghi sul palco, delizia il pubblico con Quando l’amore diventa poesia. Dopo aver chiesto al pubblico di impugnare cellulari e smartphone per rendere l’atmosfera più suggestiva, il trio canta Io che non vivo.
Gianluca, ha voluto onorare il suo amore per l’America con uno dei brani più belli della storia della musica, Can’t help falling in love di Elvis Presley.
È la mia vita di Albano e Mattinata,Leoncavallo di Pavarotti anticipano un’emozionante esibizione di Ignazio che, accompagnato dal chitarrista napoletano Gianni Guarracino, ha cantato il brano Memory di Barbra Streisand, dedicata a Davide Bifolco, il giovane diciassettenne ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabinieri a Napoli. Dopo gli applausi assordanti. Si prosegue con Il Canto, Smile e Mamma son tanto felice, dedicata, ovviamente, alle loro mamme, che hanno fatto sacrifici indescrivibili per farli arrivare dove sono adesso. Gianluca duetta con il sassofonista partenopeo James Senese facendo assaggiare al pubblico l’essenza di Anema e core.
I tenorini si inventano rockettari interpretando, a modo loro, un classico degli U2, Beautiful Day. Non può mancare un omaggio a Napoli, con il brano Malafemmena in una bella versione voce e chitarra.
In chiusura una delle loro prime cover, Il mondo, dedicata al pubblico dell’Arena. Per il consueto bis, Surrender sulle note di Torna a Surriento e O’ sole mio, accompagnati nuovamente dal sax di James Senese e dalla chitarra di Gianni Guarracino e, ovviamente, da Salvatore Corazza alla batteria, da Gianpiero Grani al pianoforte e alle tastiere, da Patrizio Sacco al basso, da Giovanni Di Caprio alla chitarra e dal Maestro Leonardo Quadrini dell’Orchestra sinfonica campana.