Higuain salva Benitez nel preliminare di Champions contro l’Athletic Bilbao

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[highlight] Il risultato di 1-1 del preliminare di andata di Champions league mette in serie pericolo la qualificazione del Napoli di Benitez contro l’Athletic club di Bilbao [/highlight]

L’esordio degli azzurri nella Champions league 2014/15 contro gli spagnoli baschi dell’Athletic club di Bilbao non è stato esaltante come si aspettavano i tanti tifosi partenopei. Infatti, il preliminare di champions in un San Paolo tutto esaurito e bardato a festa in ricordo di Ciro Esposito, il Napoli non è finito con il risultato sperato e il pareggio lascia l’amaro in bocca e che rende molto pericolosa la partita di ritorno in Spagna allo stadio San Mames.

Che sarebbe stato un turno di qualificazione difficile si era subito capito dal sorteggio, infatti, il Bilbao (vera e propria istituzione sportiva della regione basca) è da sempre un avversario ostico e difficile da affrontare anche per le big del Campionato spagnolo.

A mettere in guardia i suoi era stato già Benitez che, conoscendo la forza dell’avversario e la migliore forma fisica, aveva provato a spronare gli azzurri:

[quote] L’Athletic può giocare la palla o ripartire, sanno difendere bassi e pressare. Sono bravi sulle palle alte, non è un segreto e non abbiamo avuto bisogno di spiare il Bilbao. Noi sappiamo che è importante non prendere gol, ma che è fondamentale segnare. Il San Paolo non sarà da meno del San Mames, la gente ci darà un grande aiuto [/quote]

Il goal di Munain ha fatto fallire i piani dell’allenatore spagnolo e spingerà il Napoli a cercare di giocare una partita al ritorno più propositiva.

La partita

Sotto gli occhi del neo ct Antonio Conte il Napoli ha giocato una partita dal doppio volto, poco gioco e molte occasioni da goal non sfruttate. Prima Hamsik e poi soprattutto Insigne non sono riusciti a sfruttare palle goal molto ghiotte che avrebbero sicuramente cambiato il verso della partita. Dopo gli spunti iniziali è salito in cattedra l’Athletic con spunti molto pericolosi fino al bel goal del talentuoso Munain, bravo ad approfittare della marcatura “soft” di Albiol e Koulibaly e a scoccare il destro senza scampo per Rafael su assist di De Marcos lasciato libero da Insigne. La reazione degli azzurri nel secondo tempo  si è fatta un po’ attendere soprattutto per la forza dell’Athletic capace di controllare il gioco e rendersi pericoloso. A cambiare la partita è stata per certi versi la sostituzione tra i fischi e polemiche di Insigne con il più propositivo Mertens, in grado di accendere la miccia alla squadra e  dare vigore alle speranze azzurre. La prodezza di Gonzalo Higuain ha poi del tutto incendiato la partita. L’argentino, infatti, è riuscito ad inventarsi un vero e proprio capolavoro da attaccante vero, riuscendo ad insaccare la palla con un preciso diagonale, dopo aver ricevuto palla da Hamsik al limite dell’area e aver evitato due avversari. Da quel momento il Napoli ha cambiato faccia, mentre il Bilbao è sembrato essere alle corde. Le grandi occasioni sprecate che si sono succedute tra i piedi degli attaccanti azzurri, prima Callejon, poi Higuain (complice una splendida parata di Irazoiz) e poi il subentrato Michu (che incomprensibilmente ha esitato a tirare a pochi metri dalla porta) non hanno portato al goal della vittoria.

Il deludente 1-1 sposta i favori del pronostico sugli spagnoli e pone Benitez e tutto il Napoli davanti a interrogativi alquanto spinosi.

Cosa va

Gargano: Dalla probabile cessione tra i fischi degli ex tifosi alla ribalta da Champions come uno dei migliori in campo. La novità di formazione di Benitez che sostituisce Inler si scopre decisivo nel recuperare tanti palloni, sempre presente in fase difensiva nel rattoppare le incertezze di Britos e Albiol e si scopre molto ordinato anche in fase propositiva.

Reazione: Se Benitez deve ricercare spunti positivi per il ritorno non può non trovarli nel carattere della squadra che è stata capace di soccombere sia nel risultato che nel gioco ma è riuscita a riprendersi e a mettere sotto il Bilbao più con la grinta che con la forza del gioco. Se Michu fosse stato meno timoroso o altruista e avesse insaccato il goal del 2-1 ora staremmo parlando di un altro Napoli. Quella squadra che si è intravista negli ultimi venti minuti dovrà essere quella a scendere in campo dal primo minuto del ritorno al San Mames.

Higuain: La forma fisica non sarà delle migliori, il carattere sarà difficile e burbero ma l’attaccante di razza si vede nei momenti difficili e l’argentino ancora una volta è stato decisivo per le sorti della sua squadra. Più dell’anno scorso, questa sarà la stagione che lo incoronerà come attaccante di fama mondiale e il palcoscenico della Champions è fondamentale per lui, per questo, la sua voglia di lottare e non arrendnersi si è vista ancora di più.

Cosa non va

Benitez: Troppe le scelte discutibili dell’allenatore spagnolo in una partita fondamentale per l’intera stagione partenopea. A partire da Britos sulla fascia che bloccato il gioco partenopeo sulle fasce (grande arma degli azzurri negli anni passati) perché non inserire Ghoulam dal primo minuto? L’altra discutibile decisione è quella di far partire Mertens dalla panchina. Si può anche capire l’assunto di sfruttare l’esplosività del belga nella ripresa sulla stanchezza degli avversari però l’inefficacia di Insigne nel primo tempo sembra aver tarpato le ali a una squadra già in ginocchio dal punto di vista fisico, che si è accesa solo nel secondo tempo. Inoltre l’allenatore spagnolo non è ancora riuscito a inserire nei suoi schemi Hamsik che appare sempre di più un oggetto misterioso nel gioco azzurro sostituito dall’evanescente Michu.

Forma fisica: Se è vero che gli spagnoli inizieranno il campionato nel prossimo weekend e quindi più avanti nel ciclo, gli azzurri sono apparsi però troppo indietro nella forma  per una squadra che deve affrotnare un fondamentale turno di qualificazione. In attesa di verificarne la forma nella decisiva gara di ritorno ci si chiede come è possibile che i giocatori più brillanti fossero quelli ad aver giocato più partite ai mondiali e quindi presumibilmente più indietro di preparazione. Lo staff tecnico indipendentemente dall’esito della qualificazione dovrà comunque porsi degli interrogativi sulla preparazione fisica

Insigne: Essere profeti in patria è sempre difficile e soprattutto a Napoli dove le pressioni di una piazza volubile ed eccessivamente esigente quadruplicano le colpe e le responsabilità, se poi si hanno davanti precedenti poco esaltanti come quelli di Quagliarella e Paolo Cannavaro allora tutto si fa più difficile. Lo scuignizzo di Frattamaggiore, però, ha le sue grandi responsabilità. Se la forma fisica non sufficiente può rappresentare un alibi, la svogliatezza tattica e la testardaggine nel cercare la giocata a ogni costo sono una colpa senza possibilità di difesa capaci di indispettire anche il più tenace tifoso. Uscire tra i fischi non è piacevole, ma lasciarsi andare a quelle scene di insofferenza nella prima partita ufficiale della stagione rende evidente gli enormi limiti caratteriali del giocatore. In attesa della sua ribalta, con il pesa delle enormi attese si rischia di distruggere un potenziale campione che forse dovrebbe lasciare la terra natia e cercare migliori fortune in lidi più tranquilli per non rischiare di essere l’ennesima meteora del calcio campano.

Dopo partita

Le dichiarazioni di Benitez nel dopo partita sono state possibiliste:

[quote] Abbiamo visto la partita che ci aspettavamo: loro hanno intensità e giocano bene. Noi abbiamo giocato con carattere, peccato per le palle sprecate all’inizio ma mi è piaciuta molto la reazione che ha avuto la squadre nel secondo tempo e le tante occasioni da gol che abbiamo prodotto. Nella partita di ritorno dobbiamo ripartire da questa reazione, dal nostro secondo tempo. Ho fiducia che passeremo il turno perché abbiamo dimostrato oggi con le tante occasioni create che possiamo fare gol. [/quote]

Più arrabbiato e stizzito Gonzalo Higuain che si è rifiutato di lasciare dichiarazioni:

[quote]Non ho molta voglia di parlare, voglio riposare e pensare alla prossima partita. Dobbiamo andare a Bilbao per vincere, il Napoli deve farlo, perché ha la squadra per questo.[/quote]

Il ritorno

La gara di ritorno di Bilbao è in programma mercoledì 27 agosto nel nuovo stadio San Mames di Bilbao, da sempre un vero e proprio fortino inespugnabile per le italiane. Infatti,  nessuna squadra italiana vi ha mai vinto (i precedenti parlano di 6 vittorie bassche e un pareggio) e per questo per gli azzurri di Benitez dovrà essere la partita perfetta.

Mercoledì ci si aspetta la sera dell’impresa, la conquista del San Mames per non trasformare fin dall’inizio una stagione promettente in una cocente delusione, metafora ormai dell’intero calcio italiano.

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