[highlight]Calo di circa il 25% nelle vaccinazioni in Italia. Un dato che desta preoccupazione nell’ambiente medico, che incolpa la scarsa (e pessima) informazione sull’argomento[/highlight]
La Società Italiana d’Igiene (SItI) ha registrato un calo nelle vaccinazioni contro il morbillo e la rosolia fino al 25% con una concentrazione diffusa a macchia di leopardo nella nostra penisola. Oggi i genitori che somministrano i vaccini ai propri figli sono sempre di meno mentre dubbi sulla loro relativa efficacia si accrescono.
Ma a cosa è dovuto tutto questo?
Ci sono diverse ipotesi da poter considerare, ma un ruolo predominante l’hanno avuto le cosiddette “campagne di controinformazione”. Tra queste, una in particolare è riuscita ad avere credito fin dal primo momento in cui i mass media ne hanno parlato: la correlazione tra il vaccino Mpr e l’autismo nei bambini. Nessuna prova è stata mai accertata dagli studi che sono stati commissionati ma ciò non ha intimorito di meno i genitori che tutt’oggi hanno dei dubbi sul vaccinare o no i propri figli. Il vaccino Mpr, contro Morbillo – Parotite – Rosolia, è stato visto come una delle cause dell’autismo a causa di una ricerca scientifica, poi rivelatasi fraudolenta, portata avanti da Andrew Wakefield negli anni 90. Nel 2012 però il tribunale di Rimini causò la sollevazione della comunità medica quando condannò il ministero della Salute al risarcimento di una coppia con un figlio autistico, ritenendo sussistente un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino trivalente e la malattia. Da allora le sollevazioni sono state innumerevoli. Non meno importanza hanno avuto le polemiche che si scagliavano contro le multinazionali farmaceutiche, accusate di produrre i vaccini solo per fare grandi affari. Il presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, si è così espresso:
[quote] Le campagne di disinformazione, figlie anche di allarmi infondati lanciati da alcune procure, ci spingono lontano dal progresso scientifico e dalla necessaria attenzione alla prevenzione. Un doppio salto all’indietro mentre il Sistema sanitario nazionale dovrebbe solo cominciare a preoccuparsi di come garantire la sostenibilità dei nuovi vaccini innovativi[/quote]
Eppure malattie come morbillo e rosolia non sono cose da poco.
Ridotti del 99% i casi di contagio da morbillo (dal 1996 sono stati evitati due milioni di casi di contagio e due miliardi di decessi nel mondo), sembra quasi che sia stato del tutto debellato insieme alla rosolia, ma senza il vaccino la percentuale di ricomparsa ovviamente aumenta.
[quote] È facile pensare: io il vaccino a mio figlio non lo faccio, lo farà il mio vicino di casa. Non possiamo abbassare la guardia né in Italia né in Europa. [/quote]
Così il Ministro Beatrice Lorenzin ha commentato la faccenda, invitando i cittadini ad assumere il vaccino. D’altronde in questo modo sono state debellate in passato malattie mortali come il vaiolo e la poliomelite.
Anche morbillo e rosolia possono causare importanti complicazioni. Le principali problematiche del morbillo sono rappresentate da broncopolmonite e polmonite, (5-7% dei casi); encefalite morbillosa (un caso ogni mille di morbillo), che causa il decesso in circa il 15% dei casi e lascia danni permanenti in circa la metà dei pazienti; panencefalite subacuta sclerosante (PESS): malattia degenerativa cronica del SNC, che si verifica a distanza di molti anni dal morbillo (un caso ogni 100mila di morbillo).
La rosolia invece può causare problemi soprattutto in gravidanza, provocando malformazioni anche abbastanza gravi al feto.
Eppure non tutte le Regioni la pensano allo stesso modo.
Per rendere efficacie la copertura vaccinale dovrebbero essere sottoposti a vaccino circa il 95% dei bambini, ma questa percentuale risulta essere molto diversa da Regione a Regione.
[quote] In genere è maggiore al Nord dove, in Regioni come Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, raggiunge il 90-92% di copertura. Mentre al Sud scende ben al di sotto. In particolare in Campania siamo all’80% del totale. [/quote]
Questo è il parere dell’esperto Antonio Ferro, dirigente del servizio igiene pubblica e screening.
Tra numerosi dubbi e disinteresse dei cittadini, nessun dubbio sembra averlo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che esorta a servirsi dei vaccini e a consultare il sito web VaccinarSì.org dove si possono trovare informazioni più dettagliate su tutti i vaccini a cui uno è interessato.
[quote] Di salute pubblica e di igiene oggi si parla troppo poco. E’ come se ci fosse stata una sorta di ‘analfabetizzazione’ su questi temi. Ma l’assenza di alcune malattie è come la libertà, ti accorgi di quanto sia importante solo quando l’hai persa. [/quote]