[highlight]Un gruppo di associazioni aversane hanno avviato una raccolta di firme per valorizzare il grande patrimonio architettonico e artistico della città[/highlight]
L’Italia è il Paese con la più alta concentrazione di siti di interesse storico-artistico al mondo, che dovrebbe tradursi in un settore turistico fiorente e all’avanguardia. Purtroppo, però, non è così, a causa dell’incapacità dei governanti di turno, dei dirigenti incaricati di gestire il patrimonio nostrano e di un approccio all’argomento da parte degli operatori turistici in genere che lascia alquanto basiti e sconcertati.
FAI – Fondo Ambiente Italiano
Consapevoli di questi limiti e dell’enorme potenziale sprecato dall’Italia, nel 1975 Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli, creano una fondazione con lo scopo di «tutelare e valorizzare il patrimonio d’arte e natura italiano, educare e sensibilizzare la collettività, vigilare e intervenire sul territorito». La fondazione si chiama FAI, Fondo Ambiente Italiano, e si ispira al National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty britannico, creato quasi un secolo prima per valorizzare il patrimonio inglese.
Dalla sua nascita, sono centinaia i beni affidati alle cure della FAI, come la splendida Baia di Ieranto situata a Massa Lubrense, in provincia di Napoli, o il Bosco di San Francesco Assisi in Umbria. Luoghi meravigliosi, aperti al pubblico e gestiti dal Fondo grazie ai contribuiti di privati cittadini, istituzioni e aziende che hanno sposato il progetto e lo supportano nelle modalità che ritengono più opportune.
I Luoghi del Cuore
Nel 2003, grazie alla collaborazione con il gruppo bancario Intesa San Paolo, la FAI ha lanciato il progetto “I Luoghi del Cuore”, attraverso il quale chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare dall’incuria e dal degrado. Attraverso il coinvolgimento diretto delle persone, quindi, “I Luoghi del Cuore” si pone come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadinanza sul patrimonio artistico e paesaggistico che dovrebbe rappresentare una ricchezza per il proprio comune, ma che finiscono nel dimenticatoio. In dieci anni di iniziativa, sono arrivate quasi due milioni di segnalazioni, distribuite in tutto il Paese. Un grande successo, che prosegue ancora oggi.
Aversa e il patrimonio da recuperare
A sposare l’iniziativa “I Luoghi del cuore” con passione e determinazione è un gruppo di Associazioni aversane che intendono far conoscere e valorizzare due perle presenti nella città di Aversa, annerite dal tempo e dall’incuria: la chiesa di San Domenico, e la Chiesa della Maddalena, entrambe risalenti al 1200 e fatte costruire da Carlo I d’Angiò. Due esempi di architettura religiosa medievale oggi in condizioni di dissesto, un vero colpo al cuore per gli amanti del’arte e della storia del nostro Paese.
Per far si che le due chiese vengano affidate al FAI è necessario raggiungere un minimo di 1000 firme, dopodiché si può presentare un progetto di recupero e valorizzazione dei siti che la fondazione può valutare. Un obiettivo che appare molto concreto, soprattutto dopo la giornata di sabato 4 luglio, durante la quale il Comitato spontaneo “Quelli che Amano Aversa”, l’Associazione i Normann, l’Associazione in Octabo e la Casa del Cambiamento e delle Cultura sono riusciti a raccogliere le prime 650 sottoscrizioni alle petizione per la “riapertura della Chiesa di San Domenico e della Maddalena”.
[quote]Le due chiese sono veri gioielli in qualsiasi altra città avrebbero fatto da traino per il turismo, ad Aversa, invece, come dimostra un’ampia documentazione fotografica, sono alla mercé di tutti, depredate e abbandonate. L’iniziativa di sabato 4 luglio u.s. è stata un grande successo, non ci aspettavamo una così massiccia adesione alla petizione, essendo quello appena trascorso il primo fine settimana di luglio. Torneremo in piazza anche nelle prossime settimane perché amiamo questa città e abbiamo deciso di diventare protagonisti della sua rinascita[/quote]
Con queste parole i promotori dell’iniziativa hanno commentato il successo della prima giornata dedicata alla raccolta firme, che proseguirà fino al prossimo 30 novembre.