ISS: ecco i dati sulla mortalità nella Terra dei Fuochi e a Taranto

mortalità Terra dei Fuochi e Taranto

[highlight]L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato lo studio relativo all’incidenza di patologie riconducibili a inquinamento ambientale nelle aree della Terra dei Fuochi e di Taranto[/highlight]

Il 6 febbraio 2014, è stato convertito in legge il decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate. Con questa legge il parlamento ha affidato all’Istituto Superiore di Sanità lo studio sulla Terra dei Fuochi, l’area che comprende 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta, e sui comuni di Taranto e Statte, ovvero quelli più colpiti dal caso Ilva.

Compito dell’Iss era quello di compiere degli studi per rilevare eventuali «eccessi di mortalità, incidenza oncologica e morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione, riferibili all’esposizione a contaminanti ambientali» nelle due aree interessate.

Ieri 3 luglio sono stati pubblicati, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, i risultati di questo studio, che ha evidenziato delle criticità molto preoccupanti.

Lo studio

Lo studio è stato condotto utilizzando la cosiddetta metodologia “Sentieri”, ovvero attraverso l’individuazione di «patologie associabili a quadri di contaminazione ambientale».

Nel report pubblicato sul sito, l’Iss ha voluto sottolineare come lo studio non possa provare con certezza il nesso causale tra l’inquinamento ambientale e l’aumento di patologie nelle aree analizzate, ma si limita a riportare dati oggetti relativi a tre indici statistici relativi alla mortalità, ospedalizzazione e incidenza oncologica: Rapporto Standardizzato di Mortalità (SMR), Rapporto Standardizzato di Ospedalizzazione (SHR), Rapporto Standardizzato di Incidenza (SIR).

I dati sono stati presi da diverse fonti, che l’Iss indica chiaramente nel documento: «per la mortalità e l’ospedalizzazione sono state analizzate le Basi di Dati elaborate dall’Ufficio di Statistica dell’ISS, a partire dai dati ufficiali ISTAT e dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) rilasciate dal Ministero della Salute; per l’incidenza oncologica, ci si è avvalsi della collaborazione di Registri Tumori (RT) locali e dell’Associazione Italiana dei Registri Tumore (AIRTUM); in particolare, per la Terra dei Fuochi i dati sono relativi ai 17 comuni della provincia di Napoli, serviti dal RT dell’ASL Na3 Sud; per Taranto, sono stati utilizzati i dati del RT dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Taranto»

Risultati

I risultati dello studio sulla Terra dei Fuochi hanno evidenziato un eccesso di mortalità e ospedalizzazione per patologie legate all’esposizione a inquinanti ambientali rilasciati nei siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e dalla combustione degli stessi. La mortalità è in eccesso sia nella provincia di Napoli, che riguarda 32 comuni, sia in quella di Casera, 23 comuni, con una incidenza leggermente più elevata nelle donne (valore 110 per gli uomini e 113 per le donne in provincia di Napoli, 104 a 106 in quella di Caserta).

Le patologie risultate più diffuse nella Terra dei Fuochi sono le seguenti: tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas, della laringe, del rene, linfoma non Hodgkin, tumore della mammella.

Relativamente agli infanti, i dati non hanno evidenziato un eccesso di mortalità, ma risultano preoccupanti quelli sull’ospedalizzazione, che indicano un aumento considerevole (valore 151 Napoli e 168 Caserta) di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tumori, di tumori del sistema nervoso e di leucemie.

Taranto

Lo studio condotto dall’Iss conferma i dati delle precedenti indagini, con un aumento del rischio per le patologie legate a contaminazioni ambientali, ovvero tumore del polmone, mesotelioma della pleura, malattie dell’apparato respiratorio nel loro complesso, malattie respiratorie acute, malattie respiratorie croniche.

I dati in possesso dell’Iss rafforzano l’ipotesi che esista un collegamento tra queste malattie e l’esposizione a sostanze tossiche nell’area di Taranto, in particolare negli uomini che lavorano nel settore industriale. Anche se non viene fatto nessun riferimento esplicito all’Ilva, è abbastanza chiaro che ci si riferisca a questa realtà.

In età pediatrica la situazione è drammatica, con un eccesso di mortalità per tutte le cause e di ospedalizzazione per malattie respiratorie acute e per tutti i tumori.

Conclusione

Lo studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e reso pubblico ieri ha, quindi, evidenziato la presenza di un problema sanitario legato all’inquinamento ambientale nelle aeree della Terra dei Fuochi e di Taranto, e le raccomandazione formulate al Servizio Sanitario Nazionale e agli organi competenti sono relative all’attivazione di misure di prevenzione, l’ottimizzazione di percorsi diagnostici e terapeutici con un focus particolare sulle patologie più diffuse, oltre ad a un processo di risanamento e bonifica dei comuni colpiti.

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