[highlight]Inizia questa sera la programmazione della serie tv targata Showtime che ha scandalizzato il pubblico americano[/highlight]
Sky Atlantic Italia, il canale del bouquet Sky dedicato ai contenuti di qualità internazionali e nostrani, dopo aver attirato nuovi abbonati arricchendo il palinsesto con prodotti del calibro di Game Of Thrones, Banshee, House of Cards, The Newsroom e Gomorra – La serie, propone, a partire da questa sera, Masters Of Sex, la serie tv che ha destato scandalo negli USA.
William Masters
Come potete facilmente intuire dal titolo – geniale il gioco di parole tra la frase e il nome del protagonista, Masters – Masters of Sex è piena di sesso. Attenzione però, non si tratta di un prodotto di genere erotico, anche se non si lesina in quanto a scene esplicite, ma un biopic romanzato sulla vita e il lavoro di William Masters, un eminente sessuologo e ginecologo della Washington University di Saint Louis, poco nota da noi ma è una delle migliori strutture universitarie al mondo, dove ha lavorato la “nostra” Rita Levi Montalcini, e recentemente l’economista Michele Boldrin.
Masters, in collaborazione con Virginia Eshelman Johnson, deve la sua fama al fatto di aver redatto il primo studio approfondito sulla fisiologia sessuale umana esaminando, nel corso di 11 anni, oltre diecimila atti sessuali compiuti da circa 700 volontari. Il suo studio fu pubblicato nel 1966, raccolto nell’opera “L’atto sessuale nell’uomo e nella donna”, che scandalizzò il mondo accademico e l’opinione pubblica americana di quegli anni, libertina nella privacy della propria casa ma puritana in pubblico.
A differenza di altri studi sull’argomento realizzati in quegli anni, come quello di Alfred Charles Kinsey – di cui parla il film biografico “Kinsey”, con Liam Neeson – che si limitava a registrare interviste che, in quanto libere, potevano essere piene di menzogne e dati errati, le ricerche di Masters si basavano su campioni analizzati scientificamente, attraverso il rilevamento di dati come il battito cardiaco, la respirazione, la contrazione muscolare, l’intensità del rapporto, le fasi del coito, oltre alle riprese fotografiche e video dell’interno della vagina durante l’orgasmo.
L’esito della ricerca fu la constatazione che la sessualità dell’uomo e della donna non siano così diverse, superando l’idea dell’uomo virile e della donna sottomessa o frigida.
La serie tv
Nella serie tv realizzata da Showtime, il canale via cavo che produce anche un altro capolavoro del piccolo schermo come Homeland, a interpretare William Masters è l’attore britannico Michael Sheen, famoso per aver impersonato per ben due volte al cinema l’ex primo ministro inglese Tony Blair, prima in “The Queen” e poi in “I due Presidenti”, ma anche per la saga di Twilight.
Grazie al suo talento, che si evince nella versione originale anche nella capacità di nascondere il suo accento inglese, Sheen è riuscito a restituire fedelmente l’ambiguità di un personaggio difficile da inquadrare in una categoria precisa; uno scienziato alla ricerca della verità, anche se scomoda e scabrosa, certo, ma anche un marito assente, freddo, distaccato, e un professionista altezzoso, superbo, borioso, antipatico. Insomma, un ruolo non semplice per lui, ma portato a casa magistralmente. A fargli da spalla la sottovalutata e poco conosciuta Lizzy Caplan, attrice statunitense chiamata ad interpretare il ruolo di Virginia Johnson, la segretaria dello studio medico di Masters che, con il passare dei mesi, diventa parte integrante dello studio sulla sessualità (e non solo) condotto dal professore, nonostante non abbia alle spalle studi scientifici né universitari, compensati da una grande apertura mentale e un senso dell’umorismo raro nelle donne di quegli anni.
La prima stagione della serie narra le vicende relative allo sviluppo dello studio del dottor Masters, dalle prime misurazioni effettuate in case di tolleranza e bordelli vari fino alla presentazione al pubblico del lavoro ultimato, che metterà in imbarazzo il rettore dell’Università – che nella serie ha un ruolo importante – e l’intero mondo accademico.
Un capolavoro da non perdere
Masters of Sex non è solo l’ennesima serie tv da guardare, ma un prodotto eccellente, capace di mostrare da un lato lo spirito dell’America a cavallo tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60 e dall’altro le vicende di un uomo che, tutto sommato, è un disadattato, incapace di adeguarsi all’arretratezza di pensiero dei suoi contemporanei, un visionario per certi versi, ma assolutamente negato nelle relazioni sociali.
Questa dualità e il continuo scontrarsi di Masters con il bigottismo puritano del tempo, unito a uno sviluppo narrativo molto ben congegnato, attori di grande spessore e una regia pregevole, capace di rendere eleganti anche le scene ad alto contenuto erotico, sono il mix che rende Masters of Sex un capolavoro da non perdere.