[highlight]Il 24 è 25 maggio scorsi in quattro città italiane, Milano, Roma, Napoli e Bari, si è svolta, in via sperimentale, la prima giornata dedicata alla nutrizione e ai disturbi alimentari[/highlight]
La manifestazione, voluta e coordinata dal quotidiano on line La Scuola di Ancel e sostenuta dall’ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi), è stata ideata per intraprendere un discorso di prevenzione e sensibilizzazione su larga scala circa temi spinosi e dagli elevati costi sociali quali i disordini alimentari, il rapporto tra sovrappeso e le malattie cardiovascolari, e l’incidenza dei mutati stili di vita sull’incremento ponderale.
Assente, per precedenti impegni, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha voluto comunque manifestare il suo apprezzamento per l’evento in una lettera inviata al presidente dell’ENPAB, Sergio Nunziante:
[quote]Dobbiamo diffondere una cultura che stimoli gli individui ad essere protagonisti e resposanbili della propria salute, ma soprattutto che veda i professionisti della salute lavorare insieme per sviluppare sinergie, per trasformare le buone pratiche in interventi consolidati, per mettere in rete competenze di settori diversi. Una sfida importante per noi tutti con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini[/quote]
Il peso forma, dato estremamente soggettivo, dovrebbe coniugare un aspetto gradevole ed un soddisfacente quadro clinico. Un italiano su tre risulta essere sovrappeso ed il problema sta dilagando in modo preoccupante anche tra i soggetti in età scolare; ma il dato che può ritenersi più allarmante è l’abuso del ricorso al fai da te.
Soprattutto con l’arrivo della bella stagione e l’avvicinarsi della famigerata prova costume sembra che ci si accorga tutto d’un tratto che gli stravizi, la sedentarietà, le erronee abitudini alimentari hanno lasciato inequivocabili tracce sul giro vita ed ecco che tornano in auge regimi alimentari squilibrati tramandati grazie ad un incosciente ed ignorante passaparola e si registra l’incosciente ricorso (complici anche massicce campagne di marketing) a rimedi e prodotti pseudo miracolosi.
“Il biologo nutrizionista in piazza” si prefigge di combattere tutto ciò, di far comprendere quanto sia importante rivolgersi a strutture e a figure professionali qualificate e quanto si riveli imprescindibile uno screening personalizzato per individuare un percorso che sia innanzitutto di rieducazione.
Un colloquio amichevole e approfondito è stato infatti il punto di partenza di un percorso che si spera richiami sempre più persone e che deve necessariamente proseguire applicando nel quotidiano le indicazione e i suggerimenti ricevuti.
Una dieta sana va intesa come alimentazione adeguata che appaghi il palato, la vista, l’olfatto ed anche lo spirito.
Ecco alcuni consigli forniti dagli esperti.
L’iniziativa è stata animata da un forte spirito di collaborazione tra i diversi professionisti e da un clima estremamente cordiale volto a mettere a proprio agio chi ha avuto la lungimiranza o semplicemente la curiosità di avvicinarsi agli stand/studio allestiti nelle piazze.