[highlight]Chi sta vincendo, chi ha già vinto e chi ha fallito. Tutto quello che è successo o sta per succedere in Liga, Premier, Bundesliga, Ligue 1 e Superliga[/highlight]
Se in Italia lo scudetto sembra essere nelle mani della Juventus da qualche settimana e la lotta più interessante riguarda l’Europa League, nel resto del continente c’è chi continua a divertirsi.
In attesa delle grandi finali di maggio (quella di Champions a Lisbona e quella di Europa League a Torino), i vari tornei nazionali stanno volgendo al termine.
Ecco la situazione di quelli che sono considerati i più importanti campionati esteri, in rigoroso ordine di ranking europeo. Dalla Spagna all’Inghilterra, passando per Portogallo, Francia e Germania, ecco un giro del pallone in poche righe.
Liga BBVA – In Spagna si sta assistendo ad una delle più belle e avvincenti stagioni di sempre. Se, in questi ultimi anni, Barcellona e Real Madrid hanno esaltato gli appassionati di tutto il mondo, da quest’anno la diarchia storica è stata disturbata da un’altra grande: l‘Atletico Madrid di Simeone, che sta sbalordendo tutti, in patria come in Europa. Oltre alla semifinale di Champions, i colchoneros si stanno giocando anche il titolo nazionale conducendo la classifica, a +4 dal Barça e a +6 dal Real (che però deve recuperare una partita). I biancorossi di Madrid rispecchiano in campo il carattere del loro allenatore. Nell’ultimo turno di campionato hanno vinto di misura in casa del Valencia, con un uomo in meno. Alla compattezza del gruppo, si aggiunge la classe dei singoli: uno su tutti Diego Costa che, con i suoi 27 gol, è riuscito a fare quello che l’Atletico ha fatto con Real e Barcellona intromettendosi prepotentemente nell’eterno duello tra Ronaldo (30 gol) e Messi (27).
Proprio il portoghese sabato ha guidato i galacticos ad un’altra dilagante vittoria segnando una doppietta nel 4-0 casalingo all’Osasuna. Dall’altra parte della Spagna, invece, il Barcellona continua a soffrire. Nonostante i tre punti strappati sul campo del Villareal (2-3 in rimonta e con due autogol degli avversari), i catalani sembrano avere comunque poche chance di vincere il titolo. All’ultima giornata ci sarà proprio Barça-Atletico: gli uomini di Martino, se non saranno ancora in corsa per il titolo, fungeranno da arbitri nel duello finale tra le due corazzate della capitale.
Molto più giù, a milioni di anni luce dal trio di testa, Atlethic Bilbao, Siviglia e Real Sociedad stanno giocando un altro campionato per conquistare l’ultimo posto valido per l’accesso in Champions. Attualmente i baschi hanno un importante vantaggio su entrambe le inseguitrici: +6 sugli andalusi e +8 sui cugini. E mancano tre giornate alla fine dei giochi.
Il Valencia, a -7 dal Villareal, rischia di restare fuori anche dall’Europa League.
Premier League – In Spagna si divertono? In Inghilterra non sono da meno. Anche in Premier la lotta al titolo è serratissima. A due giornate dal termine, la palma di Campione d’Inghilterra è contesa da tre squadre, racchiuse in appena 3 punti.
Liverpool (80 punti), Chelsea (78) e Manchester City (77) stanno tenendo col fiato sospeso un’intera nazione. La vittoria dei Blues di Mourinho nell’ultimo turno di campionato in casa della capolista ha riaperto tutto, dando maggiori speranze soprattutto al City. Gli uomini di Pellegrini, seppur terzi, hanno più possibilità di tutti perché devono ancora recuperare una partita. Vincendo tutti gli incontri, Aguero e compagni conquisterebbero matematicamente il loro secondo titolo in tre anni.
Comunque vada, il Liverpool di Brendan Rodgers ha fatto davvero divertire tutti gli amanti del bel calcio, mettendo in vetrina anche ottimi talenti. Suarez e Sturridge, ad esempio, si sono esaltati nel sistema di gioco messo su dal loro tecnico arrivando a monopolizzare la classifica marcatori, rispettivamente con 30 e 20 gol. Ma anche Sterling, il solito Gerrard, Skrtel e Mignolet sono nomi che potrebbero cominciare a far paura alle partecipanti alla prossima Champions League.
Il Chelsea, dal canto suo, si è adattato (di nuovo) al Mourinho style. Coriaceo e aggressivo, ricco di grandi giocatori pronti a tutto pur di difendere la causa, ma soprattutto letali nelle ripartenze. Hazard, Willian, Schurrle, Eto’o formano solo una piccola parte dell’enorme potenziale offensivo su cui l’ex tecnico dell’Inter può contare in questo rush finale.
Anche l’arsenale offensivo di Pellegrini non è da meno: tra Aguero, Dzeko, Negredo e David Silva il Manchester City ha serie possibilità di totalizzare i 12 punti che servono per superare i Reds.
Nel prossimo turno, City e Liverpool saranno impegnate rispettivamente in casa di Everton e Crystal Palace; il Chelsea ospiterà il Norwich City. L’ultima giornata, in programma domenica 11 maggio, vedrà i citizens ospitare il West Ham di Nocerino e Armero, il Liverpool ad Anfield contro il Newcastle e il Chelsea nella tana del Cardiff.
E pensare che fino a qualche settimana fa, questa lotta coinvolgeva anche un’altra squadra: si tratta dell’Arsenal di Wenger, partita a mille, ma crollata improvvisamente nel finale di stagione. Dopo il 3-0 ai danni del Newcastle, comunque, i Gunners sono ancora a -7 dalla vetta, esclusi dallo sprint finale solo per un punto.
Tuttavia, Ozil e compagni dovranno fare molta attenzione all’altra squadra di Liverpool: l’ottimo Everton di Roberto Martinez, trascinato dai gol di Lukaku, che è ancora in corsa per il quarto posto, staccato di soli 4 punti proprio dalla squadra di Wenger.
Più dietro Tottenham e Manchester United hanno un posto assicurato in Europa League. I Red Devils hanno vissuto una stagione molto simile a quella del Milan. Tra alti e bassi, alla fine è arrivato l’esonero di David Moyes, lo “chosen one” di Alex Ferguson, sostituito da Ryan Giggs, fino a qualche settimana fa ancora in campo a correre insieme ai compagni. Un po’ come Seedorf. E proprio il debutto vincente del tecnico gallese ha garantito ai Diavoli d’Inghilterra l’accesso all’Europa meno prestigiosa.
Bundesliga – In Germania la storia è del tutto diversa: qui c’è il Bayern Monaco, qui c’è Pep Guardiola. Il tecnico catalano ha di fatto trapiantato il suo Barça qualche chilometro più ad est, riuscendo anche nell’ardua impresa di continuare l’opera iniziata da Heynckes lo scorso anno. I bavaresi hanno conquistato il loro 24° Meisterschale con 6 turni d’anticipo. Per ora i punti di vantaggio sul Borussia Dortmund, secondo in classifica, sono 19, anche a causa delle due settimane di relax che la corazzata di Pep si è concessa dopo la certezza matematica del titolo.
I ragazzi di Klopp, invece, sono già sicuri della partecipazione diretta alla prossima Champions, mentre Schalke 04 e Bayer Leverkusen si stanno giocando il terzo posto che eviterebbe a una delle due “il fastidio estivo” dei preliminari. Anche se il Wolfsburg, a -1 dal Bayer, continua a far sentire il fiato sul collo ai suoi avversari.
Attualmente proprio i sassoni, il Borussia Mönchengladbach e il Mainz occupano i tre posti che permettono di accedere all’Europa League.
Superliga portoghese – Dopo la triplice delusione della scorsa stagione, il Benfica di Jorge Jesus si è già tolto una grande soddisfazione: le aquile di Lisbona hanno vinto il loro 33° titolo nazionale con due giornate d’anticipo. Il sofferto 2-0 della scorsa settimana contro l’Olhanense ha ripagato Luisao e compagni delle sofferenze del 2013 e ha riportato lo scudetto nella capitale dopo quattro anni. Ora, l’obiettivo è l’Europa League e la semifinale d’andata vinta contro la Juve ha dimostrato a tutti che i neo-campioni del Portogallo non hanno esagerato con i festeggiamenti.
Al secondo posto, lo Sporting di Leonardo Jardim torna in Champions senza passare dai preliminari; terzo il Porto.
Sono già in Europa League Estoril e Nacional.
Ligue 1 – Anche in Francia, a tre giornate dalla fine, è più o meno tutto deciso. I pronostici sono stati rispettati: il ricco Paris Saint-Germain delle stelle si è laureato campione, bissando il successo dello scorso anno. Ibra, Cavani e gli altri hanno staccato, per ora, il Monaco di Falcao e Ranieri di ben 8 punti. A sua volta, la squadra del Principato ha lasciato dietro il Lille di altrettanti punti. René Girard e i suoi, comunque, sono sicuri del terzo posto, così come Saint Etienne e Lione sono già qualificati per l’Europa League. Solo il Marsiglia rischia il posto nelle coppe, anche se i 5 punti di vantaggio sul Bordeaux non sono un vantaggio da poco.