[highlight]Dopo il successo dell’anno scorso, parte la seconda edizione del talent show musicale. Molte le novità, a cominciare dai coach. J-Ax sostituisce Riccardo Cocciante e affianca Raffaella Carrà, Noemi e Piero Pelù [/highlight]
Dopo il grande successo dello scorso anno torna questa sera a grande richiesta il talent show musicale targato Rai Due, The Voice of Italy. Tratto da un format ideato da John de Mol, fondatore della famosissima Endemol, la prima edizione ha ottenuto un grande successo, sia di pubblico che di critica, riuscendo a convincere anche i suoi più agguerriti detrattori, che non riuscivano a comprendere fino in fondo le strategie della rete diretta da Angelo Teodoli; al centro delle critiche la decisione, apparentemente senza senso, di non rinnovare un format di successo come X Factor, approdato con eccellenti risultati su Sky, per proporne uno molto meno noto e basato su dinamiche e sviluppo molto simili al talent condotto da Alessandro Cattellan.
The Voice of Italy ha convinto il pubblico italiano grazie a esibizioni canore di buon livello e, soprattutto, al lavoro e alla verve dei quattro coach, l’intramontabile Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi (già concorrente della seconda edizione di X Factor) e Riccardo Cocciante. L’autore di “Bella senz’anima” è stato sostituito in questa seconda edizione dall’ ex leader degli Articolo 31, J-Ax. Il rapper milanese si è tirato addosso feroci critiche da parte dei suoi fan, che gli hanno contestato una mancanza di coerenza rispetto alle sue posizioni sui talent musical e sui cantanti da essi lanciati, espresse in diverse canzoni e interviste.
The Voice 2014 presenta alcune novità rispetto alla struttura della prima edizione.
Si parte sempre con le “Blind Auditions”, ovvero i casting durante i quali i coach potranno ascoltare i concorrenti senza però vederli, in modo da potersi concentrare esclusivamente sulla voce e tralasciando fattori extra canori, come l’aspetto fisico, la simpatia o le storie strappalacrime che, in un modo o nell’altro, finiscono con l’influenzare il giudizio. Al termine della esibizione i quattro giudici potranno scegliere il concorrente da inserire nella propria squadra, premendo il pulsante “I want you”. Qualora due o più giudici dovessero optare per lo stesso cantante, sarà quest’ultimo a scegliere in quale squadra andare.
Dopo i casting, si passa a “The Battles”; in questa fase ciascun coach sceglie due membri della propria squadra, facendoli esibire in un duetto. Alla fine dell’esibizione sarà il coach a scegliere chi dei due concorrenti meriterà di accedere alla terza fase. A differenza della passata edizione, però, quest’anno, attraverso il meccanismo denominato “Steal”, l’artista eliminato potrà essere ripescato dagli altri tre giudici.
Dopo tra le “battaglie” sarà la volta del “Knockout”, introdotta quest’anno per la prima volta, che prevede una sfida a coppia tra i talenti di ogni team. L’artista vincitore di ogni sfida accederà al “Live Show”, durante il quale i cantanti si esibiranno dal vivo sul palco, in turni ad eliminazione diretta.
Una importante novità riguarda anche la conduzione del programma. All’attore Fabio Troiano, presentatore (con evidenti difficoltà) della scorsa edizione, subentra Federico Russo, storico Vj di Mtv e conduttore radiofonico su Radio Deejay.
Riuscirà Rai Due a bissare il successo della prima edizione e confermarsi un degno concorrente di quella macchina da guerra che è X Factor? Beh, il promo stile “Sin City” fa ben sperare!