[highlight]Facebook, Twitter, Instagram. L’autoscatto ha conquistato tutti, Capi di Stato, Vip, persone comuni e … cartoni animati[/highlight]
Tempi duri per i fotografi nell’era dei social network. La nuova mania dei selfie, gli autoscatti realizzati con lo smartphone e postati su Twitter, Facebook o Instagram, ha in poco tempo contagiato le celebrities e non solo.
Attenzione però a considerarla solo una moda effimera: questa nuova tendenza è addirittura diventata una forma d’arte. Infatti, al museo MoMa di New York, il fotografo Patrick Specchi ha invitato i visitatori ad entrare in un ascensore, al cui interno era stato posto un grande specchio che rifletteva la loro immagine, e a scattarsi un autoritratto con la macchina fotografica messa a disposizione. Gli scatti prodotti sono diventati così il materiale artistico di “Art in translation: selfie, the 20/20 experience”.
Ma quando nasce questa moda?
Il termine è stato coniato nel 2005 e nel 2013 l’Oxford Dictionary lo ha definito come “una fotografia fatta a se stessi, solitamente scattata con uno smartphone o una webcam e poi condivisa sui social network”. Anche se la parola selfie è di recente creazione, questo metodo di fotografarsi nasce molto prima. Infatti, il primo selfie risale addirittura ai primi del ‘900, quando la duchessa Anastasia Nikolaevna scattò una foto posizionandosi davanti allo specchio. Nella lettera che accompagnava la fotografia, ha scritto: “Ho scattato questa foto di me stessa guardando allo specchio. Era molto difficile perché le mie mani tremavano“.
Scattarsi un selfie, comunque, non è cosi semplice, perché ci sono delle regole da seguire. Negli ultimi tempi, in particolare, è stato rivisitato in vari modi: da vecchio autoscatto realizzato semplicemente puntando l’obiettivo della telecamera su di sé e dall’abitudine di fotografarsi riflessi allo specchio, si è arrivati alla raffigurazione di parti del corpo, con una predilezione per le gambe. La scorsa estate i profili social di tutto il mondo sono stati invasi da selfie raffiguranti gambe abbronzate in primo piano, generando ovviamente commenti irreverenti e parodie geniali. Una su tutte, quella dei wurstel.
La moda del selfie ha conquistato anche i personaggi famosi, che non perdono occasione di pubblicare scatti, diventando paparazzi di se stessi. Merita una menzione il “papal selfie”, ovvero l’autoscatto in compagnia di Papa Francesco, che ha spopolato in rete durante il 2013.
In fondo, che sia un autoscatto con il fidanzato, con gli amici, col cane o allo specchio, l’unica cosa che conta nella società moderna è apparire. Lo sa bene l’attrice Christina Ricci, che ha lanciato un nuovo trend; il #Riccing, cioè la nuova tendenza di fotografarsi all’interno di elettrodomestici vari. La Ricci, grazie al suo corpo esile, si è infilata nel frigo, nella lavatrice e addirittura nel lavello della cucina, lanciando una sfida alle altre magrissime di Hollywood.
E parlando di posti strani, c’è chi, come Emma Marrone, conduce i fan in un luogo intimo e privato: il bagno.
Il selfie ha fatto il suo approdo anche sul palco di Sanremo, dove il cantante Francesco Sarcina, in attesa di scoprire quale dei due brani presentati sarebbe stato scelto per il prosieguo della competizione, si è fotografato e ha postato lo scatto su Twitter.
Il re di tutti i selfie è quello realizzato durante la cerimonia degli Oscar, quando la presentatrice Ellen DeGeneres ha invitato l’attore Bradley Cooper a scattare una foto con un, come dire, cast d’eccezione.
Ma il fenomeno non riguarda solo adolescenti vanitosi o Vip in cerca di visibilità, ma anche Capi di Stato. Il sempre attento alla comunicazione Barack Obama ha ceduto alla tentazione e, durante la cerimonia funebre in onore di Nelson Mandela, ha scattato un selfie con David Cameron e il primo ministro danese Helle Thoring Schmidt.
Un fenomeno così diffuso da riuscire a coinvolgere anche personaggi non in carne ed ossa, come i Simpson, che si sono adeguati al trend, anche se Homer non sembra proprio entusiasta.
Insomma, non resta che scattare!