[highlight] Oggi alle 17.00 la cerimonia di apertura. Stati Uniti e Gran Bretagna non manderanno delegazioni politiche, ma gli atleti vi parteciperanno. E’ italiano il primo caso di doping[/highlight]
Mentre in Crimea continua la tensione tra Russia e Ucraina, proprio nel paese di Vladimir Putin sta per partire l’XI edizione delle Paralimpiadi. Il clima, come si può facilmente intuire, non è dei migliori per una manifestazione sportiva, soprattutto a causa dei difficili rapporti diplomatici che stanno dividendo il mondo negli ultimi mesi con USA e UE da una parte e appunto la Russia dall’altra. Proprio in virtù di ciò, le notizie che accompagnano in queste ore l’inizio dell’evento non sono molto promettenti. con gli Stati Uniti che, insieme alla Gran Bretagna, hanno annunciato che non spediranno nessuna delegazione politica alla cerimonia di apertura che si terrà questo pomeriggio alle 17.00 (ora italiana, le 20.00 locali).
[quote]Gli Stati Uniti non manderanno una delegazione presidenziale alle prossime Paralimpiadi invernali di Sochi. Il presidente Obama continua a sostenere con forza tutti gli atleti statunitensi che parteciperanno alle Paralimpiadi e gli augura i miglior successi[/quote]
Questo il comunicato stampa dell’amministrazione statunitense, che appunto tiene a precisare la presenza dei suoi atleti a Sochi.
Dalla Gran Bretagna, invece, arriva il tweet del primo ministro Cameron che ribadisce lo stesso concetto degli americani.
Intanto, mentre l’IPC (Comitato Paralimpico Internazionale) avanza la richiesta di una pausa olimpica, anche dal punto di vista prettamente sportivo la manifestazione non comincia sotto i migliori auspici, soprattutto per l’Italia. E’ infatti azzurro il primo atleta risultato positivo al controllo anti-doping. Si tratta del varesino Igor Stella, attaccante della squadra di sledge hockey, nel giro della Nazionale dal 2008. La squalifica è dovuta all’uso di una pomata antidecubito. L’atleta sostiene di averne fatto uso nei giorni precedenti ai 30 previsti dal regolamento ma, nonostante ciò, non parteciperà alla sfilata di oggi e attenderà a Sochi l’esito del processo.
Comunque sia, l’impronta italiana è molto forte in questi giochi, visto che la cerimonia d’apertura (la più costosa di sempre) è stata prodotta e ideata dal veneziano Marco Balich, il cui nome è legato anche alle Olimpiadi di Torino del 2006 e al progetto dello Juventus Stadium. Anche i costumi sono stati curati da italiani, Giovanna Buzzi e Silvia Ajmondino, mentre oltre la metà dei lavoratori impegnati nella manifestazione proviene appunto dalla nostra penisola.
La manifestazione durerà fino a domenica 16 marzo quando, sempre alle 17.00 italiane, ci sarà la cerimonia di chiusura.