[highlight]Una recente ricerca di mercato di IDC rivela che il settore dei tablet ha subito una brusca frenata nei primi mesi del 2014, con una riduzione delle previsioni di vendita pari al 30% rispetto all’anno precedente. È già tempo di parlare di crisi?[/highlight]
Non sembrano esserci dubbi sul fatto che il mercato dei tablet abbia portato una vera e propria ventata di aria fresca all’interno del settore tecnologico nel corso degli ultimi anni.
Era il 27 Gennaio 2010 quando, dal palco dello Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, l’ex CEO di Apple Steve Jobs presentò al mondo la prima generazione dell’iPad, quella che sarebbe passata alla storia come il primo vero tablet del mercato. In realtà, il tentativo di portare le funzionalità dei computer nel palmo di una mano, o comunque su dispositivi portatili ultra-compatti, era fallito diverse volte a partire dai primi anni 2000, prima con l’introduzione dei cosiddetti palmari, poi con con quella dei quasi sconosciuti UMPC. Insomma, puntare ancora su tavolette digitali sembrava essere un azzardo. Eppure, proprio a partire dal lancio di iPad, il settore dei tablet ha ricevuto una spinta propulsiva mai ottenuta prima da alcun dispositivo tecnologico. Fino ad oggi almeno.
Se, infatti, nel 2013 il margine di crescita del settore si è assestato su un robusto +51.6% rispetto all’anno precedente, sembrano essere decisamente lontani i numeri previsti per il 2014. È l’istituto di analisi IDC, da sempre punto di riferimento indiscutibile nella tecnologia, a svelare un preoccupante arretramento già nei primi mesi dell’anno corrente. Nonostante le previsioni già parlassero di una crescita difficilmente superiore al 23%, caratterizzata soprattutto dalla saturazione del mercato, i dati raccolti nelle ultime settimane sembrerebbero smentire le precedenti analisi, registrando un incremento del 19.4% rispetto al 2013. Numeri che iniziano ad allarmare gli addetti ai lavori che, seguendo questo trend, potrebbero trovarsi a dover fare i conti già nel 2015 con una contrazione delle vendite, la prima a soli cinque anni dalla nascita ufficiale del settore.
A condire con ulteriore preoccupazione i dati forniti da IDC, poi, si aggiunge il dato dell’ASP (acronimo di Average Selling Price), ossia il misuratore del prezzo di vendita medio del settore tablet. Secondo l’indicatore, infatti, il mercato dei tablet low cost avrebbe perso quell’iniziale attrazione abbassando, così, il prezzo medio di appena 3.6 punti percentuali rispetto ad un anno fa (nel 2012 i ribassi erano stati del 18.3 e nel 2013 del 14.6% su base annua).
A quanto pare, dunque, la categoria dei tablet sembra essere davvero vicina alla sua prima crisi, anche se, in realtà, questa non deve necessariamente essere interpretata con una “scomparsa” dal mercato di iPad & Company. A fronte di una esponenziale crescita avvenuta nel corso degli ultimi anni, infatti, sembra essere fisiologico un rallentamento. Alla base della “crisi”, poi, non sembra essere irrilevante il generale appiattimento del settore mobile che, con un’ormai sempre più pregante concorrenza (a volte creata ad hoc dalle stesse aziende, con prodotti differenti soltanto per coprire diversi target di utenza), fatica a trovare margini di crescita e, soprattutto, di evoluzione a livello tecnologico (per la maggior parte degli utenti, le novità introdotte a livello software e hardware nel corso degli ultimi mesi non giustificano l’acquisto di nuovi dispositivi, mentre i prodotti anche di alcuni anni fa riescono a far fronte alle proprie esigenze).
Il 2014, comunque, è ancora lungo e l’introduzione di nuovi e rivoluzionari dispositivi portebbe smentire, nuovamente, le analisi fino ad ora prospettate. Nonostante l’ottimismo, però, è necessario essere realisti e tenere in considerazione il fatto che le indiscrezioni, almeno fino ad oggi, non sembrano andare in questa direzione.