[highlight]Il Milan di Inzaghi batte l’Anderlecht in finale (3-1 d.t.s.) e diventa la squadra più titolata del torneo con 9 coppe vinte[/highlight]
Si è appena conclusa la sessantaseiesima edizione del Torneo di Viareggio o, se preferite, Coppa Carnevale, il torneo di calcio più prestigioso a livello giovanile, riconosciuto ufficialmente dal CONI, dalla FIGC, dalla FIFA e dalla UEFA, a cui partecipano squadre provenienti da tutto il mondo. I 30.000 spettatori che hanno riempito lo Stadio dei Pini di Viareggio e la direzione dell’arbitro Orsato hanno fatto respirare un po’ di Serie A ai giovani in campo, future promesse del calcio che conta.
Ad aggiudicarsi il trofeo è stato il Milan di Filippo Inzaghi che, con questa vittoria, diventa il club che conta più Coppe Carnevale in bacheca (ben 9, davanti a Juventus e Fiorentina, entrambe a quota 8). Un trionfo che arriva in una finale dalla forte importanza storica, visto che i giovani rossoneri si sono trovati di nuovo ad affrontare i coetanei dell’Anderlecht, per un’immediata riproposizione dell’ultimo atto che lo scorso anno premiò i terribili belgi di René Peeters.
Una rivincita che proprio Inzaghi aveva auspicato:
[quote]Spero di incontrare l’Anderlecht in finale. Capisco cosa hanno provato i ragazzi lo scorso anno[/quote]
E questa volta l’hanno spuntata i baby rossoneri, grazie ad una prestazione favolosa di Andrea Petagna, protagonista assoluto del match.
Non è stata un’edizione come le altre questa della Viareggio Cup, con 36 squadre anziché 48, trentadue delle quali hanno cominciato il loro cammino a partire dai gironi, mentre altre 4 – Milan, Juventus, Fiorentina, Inter – “scelte in base al loro palmares a giudizio insindacabile della Società organizzatrice”.
Per Filippo Inzaghi si tratta di un debutto in questa competizione, dopo un’ottima annata alla guida degli Allievi rossoneri prima di passare ad allenare la Primavera con risultati sempre soddisfacenti. È stato un grande attaccante, uno dei migliori della storia del calcio, ma è anche un promettente allenatore, capace di conferire la giusta carica ai suoi ragazzi conducendoli a risultati importanti. L’impostazione da attaccante è rimasta, anche se, nonostante il suo 4-3-3 offensivo, il mister piacentino riesce ad essere anche sorprendentemente coriaceo, capace di arginare l’avversario e di frenare anche lo scatenato Leya Iseka, in gol ad inizio ripresa. Artefice della vittoria però non è solo Inzaghi; Petagna, ragazzone di Trieste in prestito dalla prima squadra, ha sfoderato una prestazione eccellente, con un gol e due assist.
Un successo importantissimo che dà fiducia a tutto l’ambiente rossonero in un periodo in cui qualsiasi sprazzo di luce equivale ad una boccata di ossigeno puro.