[highlight]Nonostante la diffusione nelle principali città italiane, il fenomeno del noleggio auto intelligente non riesce a superare la fase sperimentale[/highlight]
Da una decina d’anni è ormai partita anche in Italia l’avventura del car sharing, ovvero del noleggio di auto per il trasporto cittadino, con tariffazione al minuto.
Se il car pooling è l’evoluzione “social” del vecchio autostop, il car sharing è la versione ecologica e cittadina del classico noleggio di auto: si prende un veicolo in punto della città, si effettua un tragitto prestabilito e lo si lascia in un altro punto allestito per lo scopo.
L’obiettivo è fornire ai cittadini un’alternativa al proprio mezzo di trasporto, riducendo così la circolazione delle auto sul territorio.
Meno traffico, meno spese, meno stress e soprattutto meno inquinamento, poiché il car sharing fornisce mezzi di trasporto elettrici al 100%, perfetti per muoversi sul territorio metropolitano delle nostre città, e capaci di addentrarsi anche nei centri storici, nelle corsie preferenziali e nelle tanto temute ZTL, ormai presenti in molte comuni italiani.
A seconda delle esigenze del cliente ci sono diversi tipi di tariffe, in base ai chilometri percorsi e al tempo impiegato. In genere, i servizi di car sharing forniscono abbonamenti diversi a seconda dell’utilizzo del mezzo da parte dei consumatori, premiando ovviamente i noleggiatori abituali ma allo stesso tempo incentivando, con l’utilizzo della tariffazione a consumo, anche quelli occasionali.
In Italia esistono diverse realtà di questo tipo, gestite da enti pubblici o privati, spesso in collaborazione con i comuni interessati.
Erroneamente, si è soliti pensare che il car sharing sia un fenomeno di recente concepimento, ma questo modello di mobilità urbana è stato sostenuto dal Ministero dell’Ambiente nell’ormai lontano 2002, con città come Firenze, Genova e Bologna a fare da apripista, e risultati, purtroppo, scarsi.
Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, che hanno velocizzato le modalità di registrazione e noleggio, e agli investimenti dei privati, nell’ultimo anno si è assistito ad una nuova fase di crescita di questa idea.
Se a Milano a far da padroni sono i gestori di servizi Car2go ed Enjoy, Napoli non è da meno, con due progetti molto interessanti: Bee, del quale avevamo già parlato qui, e “Ci.Ro.”. Presentato lo scorso dicembre dall’associazione Napoli Città Intelligente durante la tappa partenopea dello Smau, “Ci.Ro.” (aka City Roaming), è un servizio di car e van sharing realizzato in collaborazione da Comune di Napoli, Vodafone e la casa automobilistica francese Renault, che metterà a disposizione degli utenti due modelli: la Renault ZOE, consigliata per una maggiore autonomia durante gli spostamenti, e il Van Renault Kangoo Z.E. per coloro che necessitano di un un generoso bagagliaio. Al momento è ancora in fase sperimentale.
Riuscirà Ci.Ro. a conquistare i napoletani? Staremo a vedere.