[highlight]Dopo poco più di due anni di passi falsi ed insuccessi, l’azienda di Mountain View svende clamorosamente il marchio Motorola alla cinese Lenovo per poco meno di 3 miliardi di dollari[/highlight]
Si sa, Gennaio e Febbraio sono mesi dedicati ai saldi in tutto il mondo. Borse, scarpe, abiti. L’inverno va inoltrandosi ed i negozi necessitano di fare spazio agli arrivi primaverili. Ma è in California, dove le stagioni si sovrappongono come se ci fosse una perenne primavera inoltrata, che senza dubbio è avvenuta la più clamorosa svendita del mercato degli smartphone.
A distanza di poco più di due anni dalla sua acquisizione per una cifra vicina ai 12,5 miliardi di dollari, Google ha appena siglato un accordo per cedere Motorola nelle mani di Lenovo per appena 2.9 miliardi. Una perdita clamorosa che, paradossalmente, è stata interpretata dagli investitori come una vera e propria liberazione (il titolo è passato da un valore di 1.101 dollari ad azione fino a toccare i 1.181 a distanza di 48 ore dall’annuncio), dopo il doloroso taglio al personale dei mesi scorsi che ha ridotto la forza lavoro a 20.000 ad appena 3.800 unità.
A pensarla in modo decisamente diverso è il CEO di Lenovo, Yang Yuanqing, secondo cui
[quote]l’acquisizione di un marchio icona renderà Lenovo un forte competitor globale per gli smartphone.[/quote]
Della stessa opinione è sembrato essere Larry Page che, in una sorta di mea culpa, ha ammesso che probabilmente il colosso cinese avrebbe avuto maggiore capacità di interfacciarsi nel mercato degli smartphone con un marchio blasonato, ma allo stesso tempo assente dalla scena ormai da troppi anni (salvo per i pochi tentativi messi a punto da Google nel corso dei mesi scorsi).
L’azienda di Mountain View ha, comunque, frettolosamente precisato che gran parte degli 11.000 brevetti legati a Motorola restano di proprietà di Google e verranno utilizzati nella progettazione di nuovi smartphone. Inoltre, anche se in secondo piano rispetto al clamore dell’operazione, appare senz’altro rilevante la modalità secondo cui nelle prossime settimane verrà concluso l’accordo, al vaglio in queste ore delle autorità cinesi e statunitensi.
Secondo gli ultimi dettagli emersi da fonti vicine alle due aziende, l’acquisizione di Motorola verrà perfezionata con l’immediato versamento di 660 milioni di dollari “in contanti”, 750 milioni in titoli Lenovo e i restanti 1.5 miliardi entro tre anni dalla chiusura dell’accordo. In soldoni, vuol dire che mentre Lenovo spinge per entrare con sempre maggior vigore nei mercati europei e statunitensi, Google viaggia in direzione diametralmente opposta, ottenendo il 5% dell’azienda cinese. Insomma, si tratta di un affare davvero complesso dal quale sembra essere difficile indicare chi ne abbia tratto i maggiori profitti.
Ma una cosa è chiara: il futuro di Motorola, ancora una volta, resta tutto da scrivere.