[highlight]Storie di vite spezzate nel nuovo libro di Giuliana Covella, che sarà presentato a Camposano[/highlight]
A Camposano, mercoledì 15 gennaio, la giornalista e scrittrice Giuliana Covella presenterà il suo ultimo libro “Fiore… come me”, alle ore 18 presso l’Aula Consiliare del Comune, in piazza Umberto I.
Con l’autrice, interverranno Don Aniello Manganiello, fondatore di “Ultimi. Associazione per la legalità”, Giuseppe Barbati, sindaco di Camposano, Rosaria Alfieri del “Centro di ascolto donne vittime di violenza” e Carmen Sicignano, professoressa del liceo “Publio Virgilio Marone” di Meta. Modera l’incontro Nello Lauro, giornalista de “Il Mattino” e direttore del giornalelocale.it.
Dopo la serata con Erri De Luca dello scorso 21 novembre 2013, l’Associazione “Ultimi” prosegue il ciclo di incontri dal tema legalità e lotta alle mafie, invitando Giuliana Covella, giornalista napoletana da anni nota per il suo impegno civile.
La Covella scrive sulle pagine di cronaca del quotidiano “Il Mattino”, occupandosi principalmente di vittime di camorra, denuncia sociale e casi irrisolti di nera e giudiziaria. Inoltre, collabora con “Comunicare il Sociale” (periodico del Corriere della Sera), con il settimanale “Gente”, con il portale web “Articolo 21” e con le associazioni anti-racket della Confesercenti Campania. Dopo “Otto centimetri di morte” e “L’Uomo nero ha gli occhi azzurri”, “Fiore…come me” è il suo ultimo libro, edito da Spazio Creativo e promosso dalla Fondazione Pol.i.s., strumento operativo della Regione Campania per l’aiuto alle vittime innocenti della criminalità e alla gestione dei beni confiscati alla camorra.
“Fiore…come me”, insignito a luglio 2013 della prima edizione del premio di “No woman no cry”, promosso dalla terza municipalità del Comune di Napoli contro il femminicidio, racconta dieci storie di donne e di una terra, la Campania, martoriata dalla violenza, ma anche capace di denuncia e riscatto.
L’opera ripercorre le vite di donne vittime di camorra, femminicidio e criminalità comune.
Teresa Buonocore, Enza Cappuccio, Nunzia Castellano, Giuseppina Di Fraia, Fiorinda Di Marino, Emiliana Femiano, Mena Morlando, Palma Scamardella, Matilde Sorrentino, Gelsomina Verde sono fiori recisi barbaramente nel pieno della vita. Fiori spezzati da un destino beffardo e sepolti dall’omertà. Martiri laiche di una battaglia per l’emancipazione in terra di camorra e ingiustizie. Donne che narrano in prima persona il loro vissuto, tra sogni, passioni e aspirazioni, fino al tragico epilogo per mano di spietati assassini.
Non ci sono particolari crudi nelle loro parole, solo la normalità. È nell’appendice di cronaca che ogni storia ha una sua scheda giudiziaria, con dettagli dei singoli casi. Nel libro, invece, c’è spazio solo per loro. Madri che hanno difeso i figli da pedofili, sorelle uccise dalla criminalità, fidanzate e mogli assassinate da un amore malato, figlie e amiche da non dimenticare. Donne da ricordare nella loro quotidianità: non eroine, ma fiori come noi, che devono essere esempio di coraggio e denuncia per chi vive il dramma della violenza tra le mura domestiche o sui luoghi di lavoro.
In “Fiore…come me” non c’è la retorica del ricordo. L’invito a non aver paura e a denunciare i primi segnali di maltrattamento o abuso è sincero e accorato. Certezza della pena per chi si rende colpevole di omicidi efferati ed educazione ai sentimenti, sin dalla scuola primaria e secondaria: questi gli obiettivi da promuovere oggi perché la morte di queste donne non sia vana.
Oltre alla prefazione del magistrato antimafia Raffaele Cantone e l’introduzione di Paolo Siani, presidente della Fondazione Pol.i.s. e fratello di Giancarlo, giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra nel settembre 1985, il volume si avvale di un interessante contributo sul femminicidio dal titolo “Ti amo, ti uccido”, scritto dalla giornalista Francesca Scognamiglio, e dell’intervista, sullo stesso fenomeno, al vice presidente del Consiglio comunale di Napoli, Elena Coccia.
“Fiore…come me” è un libro per ricordare e sensibilizzare gli animi su un tema troppo spesso all’ordine del giorno: la violenza di genere.
Leggerlo servirà per riflettere e sposare una nobile causa: i proventi delle vendite saranno, infatti, destinati a progetti di aiuto ai familiari delle vittime innocenti della criminalità.