[highlight]Vittoria a valanga del sindaco di Firenze, che promette un cambiamento radicale del gruppo dirigente[/highlight]
Un successo per il Partito Democratico, che nel momento di maggiore diffusione dell’anti-politica in Italia riesce a portare nei gazebo organizzati in tutto il paese quasi tre milioni di persone.
Un risultato che ha superato anche le più rosee aspettative, considerando che i candidati avevano più volte sottolineato che se si fosse arrivati a due milioni sarebbe stato un dato importante.
Nessuna sorpresa, invece, per quanto riguarda il vincitore di queste primarie: Matteo Renzi è il nuovo segretario del PD. Una vittoria annunciata, ma ottenuta con percentuali molto più alte di quanto si potesse immaginare; Renzi, infatti, raggiunge il 68%, staccando di 50 punti il secondo classificato, Gianni Cuperlo, che ha ottenuto il 17,9% delle preferenze, poco distante da Pippo Civati, fermo al 14%.
Un vero ciclone quello che si è abbattuto sul PD. Adesso Matteo Renzi ha l’opportunità di dimostrare di essere quel cambiamento che da anni chiede al partito, perché – come ricorda nel suo discorso – con lui segretario finiscono gli “inciuci” e gli “alibi” e, soprattutto, una classe dirigente troppo arroccata su se stessa.
Ecco il discorso del sindaco di Firenze, neo segretario del PD: