[highlight]Non più soltanto repressione: il metodo della Polizia Municipale di Napoli[/highlight]
L’abuso di alcol e l’uso di sostanze stupefacenti nei conducenti dei veicoli sono tra le principali cause di incidentalità stradale e, in quanto tali, devono essere ovviamente combattute. Ma qual è la migliore strategia di contrasto?
Questa la domanda che devono essersi posti gli uomini della Polizia Municipale di Napoli, soprattutto dopo aver appreso gli ultimi dati sulla mortalità stradale nella città partenopea, che registrano, in controtendenza rispetto al dato nazionale, un incremento annuo del 20%.
Gli accertamenti tossicologici dimostrano un’altissima incidenza di alcol e droghe sui fenomeni incidentali, in particolare per quanto concerne i sinistri più gravi, e ciò a dispetto delle centinaia di patenti ritirate anche quest’anno dal Comando di via De Giaxa per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, segno evidente che le sole attività di controllo e repressione su strada non sono sufficienti.
Occorre mettere in campo strategie nuove, che siano in grado di incidere maggiormente sulle abitudini degli utenti della strada, magari attenuando la distanza, spesso eccessiva, esistente tra questi e gli uomini in divisa.
È espressione di tale volontà l’iniziativa condotta nella notte tra venerdì e sabato nella zona della “movida”, volta a conciliare finalmente gli aspetti della prevenzione e della repressione nella lotta all’abuso di alcol. Nell’occasione i volontari dell’Associazione XV Maggio MMXI (costituitasi in seguito al tragico incidente verificatosi il 15.05.2011 in via Petrarca, per iniziativa degli amici e familiari dei tre ragazzi che vi persero la vita) affiancati dagli uomini della U.O. Radiomobile della Polizia Municipale e dagli operatori della Croce Rossa Italiana, si sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno dell’abuso di alcol tra i frequentatori dei baretti di Chiaia (per lo più giovani). Oltre a distribuire opuscoli informativi, i ragazzi dell’Associazione hanno invitato i clienti dei locali a sottoporsi ad alcoltest rapidi: a chi aveva “esagerato” hanno regalato dei buoni taxi; agli altri hanno fatto provare gli effetti dello stato di ebbrezza, utilizzando degli occhiali speciali che producono alterazioni sensoriali analoghe.
Mentre si protraeva l’opera di sensibilizzazione, in piazza Vittoria si svolgevano gli ormai consueti controlli previsti dal progetto “Stupefacente… la vita!”, promosso dal Comune di Napoli e finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto nazionale quadro NNIDAC (Network Nazionale Incidenti Droga ed Alcol Correlati).
Applicando il protocollo DOS “Drugs On Street”, gli uomini della Polizia Municipale, oltre ad effettuare i rituali alcoltest con gli etilometri in dotazione, avvalendosi della collaborazione della Croce Rossa Italiana, hanno sottoposto i conducenti che presentavano sintomi correlabili all’assunzione di sostanze stupefacenti, a visite mediche e al prelievo di campioni biologici, che saranno inviati lunedì al Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” per l’esecuzione di approfondite indagini tossicologiche.
Complessivamente l’attività di controllo ha determinato:
• il ritiro di 12 patenti per guida in stato di ebbrezza alcolica (con denuncia all’Autorità Giudiziaria di 8 persone);
• l’accertamento di 3 casi di uso di stupefacenti (due per cannabis, uno per cocaina).
Due conducenti hanno cercato di sottrarsi ai controlli non fermandosi all’alt, ma sono stati raggiunti e bloccati in via Acton. Anche per coloro (3 persone) che hanno rifiutato di sottoporsi ai test, è scattata la denuncia.