[highlight]Solo il 54% degli alberghi italiani dà accesso a Internet dalla stanza. I Paesi più connessi sono Stati Uniti e Nuova Zelanda[/highlight]
È il grande dramma del turismo italiano: alle straordinarie attrattive non corrisponde un’adeguata offerta di servizi. La ricerca condotta dal portale Trivago conferma questa triste considerazione. L’Italia, infatti, si piazza sul fondo della classifica riservata mondiale dei Paesi con la più alta percentuale di hotel che offrono l’accesso alla rete nelle stanze.
Per la precisione, nel Bel Paese meno del 54% delle strutture dà la possibilità ai propri clienti di connettersi a internet in camera tramite Wi-Fi o cavo, dato migliore solo di quanto avviene in Finlandia, Cipro, Germania, Grecia, Austria, Spagna e Portogallo.
In prima posizione gli Stati Uniti, che con ben 89,09% si aggiudicano lo scettro di “Paese meglio connesso al mondo”; segue a distanza la Nuova Zelanda (82,28%) e poi, a sorpresa, completa il podio la Romania, dove la percentuale degli hotel che offrono internet dalla stanza raggiunge il 78,65%.
Molto alti in classifica anche altri paesi dell’Est come Slovenia (sesto posto), Serbia (settimo posto), Ucraina (nono posto), Russia (dodicesimo posto) e Ungheria (tredicesimo posto). La seconda metà della classifica vede invece nazioni solitamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, come Giappone (22), Danimarca (23), Svizzera (27), Finlandia (29) e Germania (31), le cui percentuali non superano però il 65% di “connettività”. Gli ultimissimi posti sono occupati da Paesi con un alto flusso turistico come Croazia, Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, le cui strutture ricettive mantengono però una percentuale molto bassa per quanto riguarda la presenza di internet in camera.