[highlight]Parte il progetto di ricerca che ha come obiettivo l’individuazione di un nesso tra l’inquinamento ambientale e l’aumento di tumori nella Terra dei Fuochi[/highlight]
L’edizione online del quotidiano “Il Mattino” riporta oggi un articolo sul progetto denominato “EcoFood Fertility”, creato dal dottor Luigi Montano, dirigente medico Responsabile dell’ambulatorio pubblico di Andrologia della Asl di Salerno presso l’ospedale di Oliveto.
Sul sito www.ecofoodfertility.it, ancora in costruzione, si legge che il progetto nasce dalla necessità di individuare un nesso scientifico tra l’alto tasso di inquinamento ambientale ed il preoccupante incremento di varie patologie che si registra soprattutto in particolari zone della Regione Campania, la tristemente famosa Terra dei Fuochi.
Per raggiungere l’obiettivo, verranno analizzati con tecniche di indagine innovative gli spermatozoi, che, per facile reperibilità e alta sensibilità agli inquinanti ambientali, sono dei bioindicatori elettivi del danno ambientale e prime sentinelle della salute umana.
Saranno selezionati 1200 volontari, uomini sani, e 300 celiaci, provenienti da tre aree della campania a diverso indice di pressione ambientale, si studieranno le loro abitudini di vita e alimentari, si sottoporranno oltre che a visita andrologica ad approfondite analisi di laboratorio sul seme e sul sangue.
Oltre a verificare, attraverso gli spermatozoi, se esiste scientificamente il nesso di causalità tra le condizioni ambientali e lo stato di salute dei volontari, attraverso la nutraceutica – lo studio di alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana – si cercherà di curare eventuali problemi riscontrati e prevenire l’insorgere di ulteriori danni alla salute.
Un progetto molto interessante, che si spera possa portare ulteriori evidenze scientifiche a supporto delle richieste d’intervento e di bonifica fatte da migliaia di cittadini che negli ultimi mesi si sono mobilitati in massa per difendere la propria salute e la propria vita.