Bill de Blasio: dopo Giuliani, ancora un italo americano alla guida di New York

[highlight]Vittoria “a valanga” per il candidato democratico Bill de Blasio, neo sindaco di New York[/highlight]


Italians do it better. Almeno secondo i newyorkesi, che per la seconda volta negli ultimi 12 anni hanno deciso di eleggere un italo americano alla guida della grande mela.

Dopo Rudolph Giuliani, sindaco di New York nel momento peggiore della sua storia recente, quell’11 settembre che cambiò per sempre la vita degli americani (e non solo), ieri il conteggio dei voti ha registrato una schiacciante vittoria del candidato Bill de Blasio, che ha ottenuto addirittura il 73% delle preferenze. Niente da fare, quindi, per lo sfidante Joseph Lotha.

Un grande risultato per de Blasio, ma anche per il partito democratico, che da vent’anni non vinceva a New York.

Ma chi è Bill de Blasio? Nasce con il nome di Warren Wilhelm Jr. a Manhattan da Warren Wilhelm e Maria De Blasio. Il padre, militare dislocato nell’Oceano Pacifico, a causa dei suoi problemi di alcolismo andò via di casa quando lui aveva solo 7 anni, per poi suicidarsi nel 1979. Dopo quattro anni il ventitreenne Warren decise di cambiare legalmente il suo nome in Warren de Blasio–Wilhelm; dal 1990 in poi si fece chiamare Bill de Blasio, adottando legalmente questo nome nel 2002.

Nel suo sangue scorre sangue italiano, beneventano e lucano per essere precisi. Il nonno materno era originario di Sant’Agata de’ Goti, mentre la nonna materna era natia di Grassano (MT).

Laureato alla New York University, consegue un Master in Affari Internazionali alla Columbia University. Nel 1981 viene premiato con la prestigiosissima borsa di studio “Harry S. Truman Scholarship”, del valore di $ 30.000. Secondo il Washington Post, la “Harry S. Truman Scholarship” ha come unico scopo quello di individuare le persone con il potenziale per diventare leader, e fornirgli il supporto per aiutarli a realizzare le proprie aspirazioni.
Sposato con Chirlane McCray, afroamericana, poeta e attivista per i diritti degli omosessuali, ha due figli, Dante e Chiara. Secondo molti analisti, la sua famiglia ha giocato un ruolo fondamentale nella sua vittoria. Nella città di cui ora è diventato sindaco ha svolto per tre anni il ruolo di “public advocate”, una figura che, operando alle dipendenze del sindaco, funge da collegamento diretto tra i cittadini ed il governo della città.

Con la sua vittoria finisce il regno repubblicano nella grande mela. Adesso tocca a Bill de Basio sostituire il sindaco uscente Michael Bloomberg e traferirsi a Gracie Mansion (dove Bloomberg non ha mai vissuto, nda), per cercare di cambiare pelle ad una città in continua evoluzione.

Il suo programma politico di ispirazione progressista si basa su: sostegno alle classi sociali più deboli, sicurezza delle strade, cure più economiche per tutti i newyorkesi, rilancio dell’industria e dell’occupazione, sostegno alle donne e agli anziani.

[quote]La nostra citta’ non deve lasciare indietro nessuno. Grazie di tutto quello che avete fatto, ma il nostro lavoro inizia ora e non abbiamo nessuna illusione sulle sfide che dovremo affrontare[/quote]

Piccola curiosità: è tifoso del Napoli.

http://youtu.be/kYb_Q7zUAws

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